Ai partecipanti
alla colletta
pro libertà di
espressione
1'000.-
fr. dal Ticino per
il ricorso del MOSCI
a favore della
libertà di
espressione
Gentile signora,
egregio signore,
lo scorso mese di
novembre il
Guastafeste ,
raccogliendo un
appello del MOSCI
(Movimento svizzero
contro
l’islamizzazione),
aveva lanciato una
colletta a favore
della libertà di
espressione, e più
precisamente a
favore del ricorso
presentato dallo
stesso MOSCI al
Municipio
friburghese contro
la decisione della
locale polizia di
non concedergli
l’autorizzazione di
posare sul suolo
pubblico una
bancarella
informativa in vista
della votazione sui
minareti . A detta
della polizia , che
per l’occasione
aveva invocato il
concetto di “diffamazione
delle religioni”
che l’Organizzazione
della Conferenza
islamica vorrebbe
introdurre nella
legislazione di
tutti i Paesi allo
scopo di proibire
qualsiasi critica
all’Islam, tale
bancarella avrebbe
potuto essere
considerata come una
provocazione negli
ambienti islamici e
avrebbe potuto
invitare all’odio e
alla violenza.
Ma allora seguendo
questo ragionamento
ben poche bancarelle
politiche dovrebbero
essere ammesse su
suolo pubblico...!
C’è chi si è
scandalizzato tanto
per il divieto di
costruire i minareti
deciso dal popolo
svizzero auspicando
che la Corte europea
dei diritti
dell’uomo annulli
questa decisione
considerata lesiva
della libertà di
religione, ma pochi
si sono preoccupati
per il grave
attentato perpetrato
a Friburgo contro la
libertà di
espressione. Fra
questi pochi vi è il
Guastafeste, che per
l’appunto ha
lanciato una
colletta a favore
del ricorso versando
i primi 100 franchi,
nonché i pochi
organi di
informazione
ticinesi che a
difesa della libertà
di espressione che
dovrebbe stare a
cuore a tutti i
giornalisti hanno
pubblicato la
notizia di quanto
accaduto a Friburgo
nonché l’appello
lanciato dal
Guastafeste (Il
Giornale del Popolo,
il Mattino della
domenica e Il Paese)
e infine le 11
persone che hanno
raccolto tale
appello versando un
contributo alla
causa, fra le quali
Lei.
La ringrazio per il
suo sostegno e la
informo che la
colletta ha
fruttato
complessivamente
1'000.- franchi,
che verranno versati
prossimamente al
MOSCI.
Al momento mi
risulta che il
ricorso di prima
istanza non sia
ancora stato evaso e
dunque è ancora
presto per dire se
vi sarà un secondo
ricorso a un’istanza
superiore oppure no
da parte del MOSCI.
Ad ogni modo qualora
il ricorso fosse
respinto
l’intenzione sarebbe
quella di proseguire
la causa allo scopo
di creare
giurisprudenza in
modo che il concetto
di “diffamazione
delle religioni” non
venga applicato
nella legislazione
svizzera (in tal
senso la questione
ci tocca tutti da
vicino) . Qualora
invece il ricorso
fosse accolto subito
– impedendo così de
facto di portare la
questione dinnanzi
al Tribunale
amministrativo del
Canton Friburgo - il
presidente del MOSCI
, David Vaucher, mi
ha assicurato che,
in base agli statuti
del movimento,
il denaro raccolto a
favore del ricorso
sarebbe accantonato
e utilizzato in
occasione di una
prossima procedura
giudiziaria basata
sullo stesso
principio (libertà
di espressione nei
confronti
dell’Islam) .
Per una questione di
trasparenza invio
copia della presente
alla stampa e
riporto qui di
seguito nel
dettaglio gli
importi versati dai
partecipanti alla
colletta menzionando
solo le iniziali dei
donatori (nome +
cognome) in modo che
gli stessi possano
verificare la
presenza del loro
contributo pur
mantenendo
l’anonimato : 130
franchi ( A.S.),
100 franchi (Il
Guastafeste +
A.L. + C.G.P. + C.Pr.
+ C.Po. + P.B. +
R.C. ), 50 franchi (
P.S. + G.L. +
A.N.) , 20 franchi
(A.F.).
Cordiali saluti e
ancora grazie
Giorgio Ghiringhelli