Losone, 6
dicembre 2012
Aggregazioni
nel Sopraceneri :
2012, anno della riscossa !
(Da un San
Nicolao all’altro : cronaca di
un anno vissuto intensamente)
Ricordate quando
vestito da San Nicolao
avevo presentato alla stampa il
mio progetto (definito “l’uovo
di Colombo”) per l’aggregazione
d’un sol colpo di 18 Comuni del
Locarnese e 17 del Bellinzonese
tramite il lancio di
un’iniziativa popolare
costituzionale ? Un anno esatto
è trascorso da allora, e mi
sembra il caso di fare il punto
alla situazione.
Un anno fa
: clima di sfiducia e
rassegnazione
Dopo la
bocciatura dei due progetti di
aggregazione nel Locarnese il 25
settembre ed il 20 novembre
dello scorso anno, nessuno
avrebbe scommesso un
franco sulla possibilità di
poter creare
Un’iniziativa che ha ridato la
speranza agli aggregazionisti
Il mio annuncio
nel giorno di San Nicolao ( 6
dicembre 2011) giunse
come un fulmine a ciel sereno,
suscitando incredulità, dubbi
costituzionali e critiche, ma
ridando un po’ di speranza a chi
l’aveva persa. Allora ero ancora
solo e il testo del progetto
costituzionale presentato alla
stampa era ancora solo una
bozza. Pochi forse pensavano che
ce l’avrei fatta. E invece nel
giro di poche settimane riuscii
a mettere assieme un comitato
farcito di bei nomi della
politica ticinese, e già il 21
marzo 2012 l’iniziativa venne
lanciata, raccogliendo in meno
di due mesi ben 11'588 firme
valide, con incredula gioia di
chi credeva nella creazione di
due nuove città nel Sopraceneri
e invece grande sconforto e
preoccupazione sull’altro fronte
(nel giro di pochi mesi le parti
si erano insomma invertite...).
Il primo round della nuova
battaglia , insomma, era stato
brillantemente superato.
Nel
Bellinzonese l’iniziativa ha
dato la spinta all’ipotesi
aggregativa considerata
inizialmente “irrealistica”
Cinque giorni
prima del lancio dell’iniziativa
alcuni sindaci del Bellinzonese
si affrettarono a presentare lo
studio di fattibilità per le
aggregazioni in quella regione.
Lo studio presentava tre
possibili scenari di
aggregazione dei 17 Comuni, di
cui due da raggiungere
procedendo a piccoli passi
sull’arco di diversi anni e uno
creando d’un sol colpo un unico
Comune : quest’ultima variante
venne accantonata subito dai
sindaci in quanto ritenuta
“irrealistica” . E invece ecco
che – oh, miracolo... - dopo
l’annuncio della riuscita
dell’iniziativa, firmata anche
da migliaia di bellinzonesi, le
autorità comunali si resero
conto che l’iniziativa piaceva
anche a molti dei loro cittadini
e che forse era il caso di darsi
una mossa prima di vedersi
imporre l’aggregazione dai
cittadini di tutto il Cantone.
Nei mesi successivi, a
scaglioni, i vari Comuni
manifestarono il desiderio di
essere inclusi nell’istanza di
aggregazione che ci si
apprestava a presentare al
Cantone : istanza che il 6
novembre scorso venne
ufficialmente firmata dai
sindaci di tutti i 17 Comuni ! E
questa, se permettete, é stata
la prova della lungimiranza
dell’iniziativa che per
l’appunto proponeva quanto in un
primo tempo sembrava
irrealistico agli
stessi promotori dell’istanza.
E’ fuori luogo pensare
che senza la spinta
dell’iniziativa popolare non vi
sarebbe stata una simile
massiccia adesione ? E’ ancora
presto per dire se i buoni
propositi aggregativi verranno
confermati in votazione
consultiva pure dai cittadini di
tutti i 17 Comuni interessati,
ma se così fosse l’obiettivo
dell’iniziativa sarebbe già
raggiunto per metà, per la
soddisfazione anche degli
iniziativisti.
Ma torniamo al
Locarnese. Lo
scorso mese
Ecco : dopo un
anno, siamo arrivati a questo
punto . Vi sembra poco
?
Le
prossime tappe
Quali saranno le
prossime tappe ? In primo luogo
spetterà alla Commissione
Costituzione e diritti politici
decidere quale proposta
sottoporre al Gran Consiglio in
merito alla ricevibilità o meno
dell’iniziativa, e non è da
escludere la presentazione di
due rapporti. In base alla legge
il Gran Consiglio dovrebbe
prendere la sua decisione entro
un anno dalla pubblicazione sul
Foglio ufficiale della riuscita
dell’iniziativa, e cioè entro
l’inizio di giugno dell’anno
prossimo. Se la ricevibilità
sarà concessa, allora
da Ascona e forse da altri
Comuni partirà un ricorso al
Tribunale federale. Se invece
non verrà concessa , a ricorrere
sarà il comitato
dell’iniziativa. Insomma, in
ogni caso la decisione finale
spetterà ai giudici di Losanna,
e la sentenza dovrebbe giungere
entro la prima metà del 2014.
Poi, ammesso che la sentenza
sarà favorevole alla
ricevibilità , il Gran Consiglio
potrà iniziare l’esame di merito
sul contenuto dell’iniziativa ,
ed eventualmente contrapporle un
controprogetto. Dopodiché –
probabilmente verso fine 2015 e
dunque prima delle elezioni
comunali del 2016 - seguirà la
votazione popolare. Insomma, la
strada è ancora lunga e irta di
ostacoli, ma l’obiettivo è
certamente molto più vicino di
quanto non lo fosse solo un anno
fa...
Attenti a
evitare sprechi e doppioni
Mi si consenta
un’osservazione finale. Ho
l’impressione che in alcuni
Comuni del Locarnese ci
si sta affrettando a mettere in
cantiere un sacco di
investimenti per paura che
qualora l’aggregazione andasse
in porto tali opere verrebbero
messe in lista d’attesa dal
futuro
Municipio della Grande Locarno.
Ciò potrebbe anche essere
positivo per l’economia della
regione se questi investimenti
servissero a ridar fiato ai
settori del turismo e del
commercio che sono sempre più in
crisi. Il pericolo è che nella
foga di spendere il più
possibile per lasciare meno
soldi in eredità alla futura
nuova città (con il rischio poi
di trovarsi indebitati fino al
collo se l’aggregazione fosse
bocciata...) qua e
là vi sia la tentazione di
investire milioni in opere che
in caso di aggregazione
risulterebbero forse essere dei
doppioni inutili ,
come ad esempio la
ristrutturazione a fini
amministrativi dei vari palazzi
comunali : a
nostra conoscenza è
il caso finora di Gordola,
Brissago ( dove un referendum ha
bocciato per ora il progetto),
Ascona e Losone.
Non sarebbe il caso di
mettere nel cassetto per tre
anni questi progetti e destinare
questi soldi ad esempio alla
costruzione (non necessariamente
alla Siberia) di una pista di
ghiaccio coperta
e affiancata da piste di
curling , per rilanciare il
turismo invernale ?
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