Agli organi di
informazione
Formalmente riuscita
la petizione
lanciata in quattro
Comuni
Fusione del Circolo
delle Isole :“sì”
allo studio anche da
Losone
Egregi redattori,
quattro mesi fa il
movimento del
Guastafeste si
faceva promotore
(assumendosene tutti
i costi che finora
sono ammontati a
circa 2'500 franchi)
del lancio di una
petizione con la
quale si chiedeva al
Consiglio di Stato
di avviare uno
studio di
fattibilità per la
fusione dei Comuni
di Losone, Ascona,
Ronco e Brissago.
Petizione che è poi
stata portata avanti
da un apposito
comitato apartitico
presieduto dal
farmacista losonese
Luca Realini. Finora
l’obiettivo di
raccogliere il 10
per cento di firme
di cittadini aventi
diritto di voto era
stato raggiunto a
Brissago e a Ronco.
A questi due Comuni
si è ora aggiunto
anche il più grosso
dei quattro che
fanno parte del
Circolo delle Isole
e cioè quello di
Losone, dove proprio
in questi giorni è
stata superata la
soglia delle 390
firme necessarie.
Solo ad Ascona, dove
sono state raccolte
170 firme sulle 340
preventivate,
l’obiettivo non è
ancora stato
raggiunto.
Malgrado la
“defezione” asconese
la petizione può
considerarsi
formalmente
riuscita, e ciò sia
in base alla legge
sulle fusioni del
1945 attualmente in
vigore e sia in base
alla nuova proposta
di legge appena
varata dal Consiglio
di Stato. Difatti la
legge attuale si
limita a sancire che
una richiesta
concernente una
fusione può essere
avanzata “da
cittadini
interessati”, senza
fissare una
percentuale precisa.
Per cui le circa 750
firme già raccolte
complessivamente nei
quattro Comuni
(cifra che comunque
è destinata a salire
ulteriormente)
dovrebbero essere
più che sufficienti.
La nuova proposta di
legge stabilisce
invece che una
richiesta del genere
può essere promossa
da un decimo di
cittadini di almeno
un Comune
interessato , e
nel caso in
questione questa
percentuale è già
stata raggiunta e
superata in tre
Comuni su quattro.
La raccolta di firme
è stata
più difficoltosa del
previsto anche a
causa del
boicottaggio dei
partiti (ad
eccezione della
Sinistra losonese) e
della maggioranza
dei politici dei
quattro Comuni, che
forse non se la sono
sentita di
appoggiare una
petizione promossa
da un movimento
scomodo. Ma questa
“latitanza”
avvalora
semmai ancor più il
risultato raggiunto,
e in fin dei conti
l’importante è che
la petizione sia
riuscita e che la
richiesta di uno
studio su
un’eventuale fusione
provenga dalla base
e non venga calata
dall’alto : ciò darà
infatti una
legittimazione
popolare allo studio
che verrà fatto dal
Cantone. Ci si
augura pure che, a
studio ultimato,
l’iter avviato
dalla petizione
scaturirà in una
votazione consultiva
nei quattro Comuni.
Le firme raccolte
saranno consegnate
al Consiglio di
Stato nel mese di
maggio. Prima di
allora i losonesi e
(forse)gli asconesi
avranno ancora
un’ultima
possibilità di
sottoscrivere la
petizione grazie
alle bancarelle che
verranno allestite
davanti ai locali di
voto dei rispettivi
Comuni durante la
votazione del 4-5-6
aprile per le
elezioni cantonali.
Cordiali saluti
Giorgio Ghiringhelli