Losone, 10 marzo 2008
Nella seduta del 10
marzo 2008 il Consiglio
comunale di Losone ha
approvato a larga
maggioranza l’iniziativa
popolare lanciata un
anno fa dal movimento
del Guastafeste e che
chiedeva l’introduzione
di una tassa sul sacco .
Nella stessa seduta il
Consiglio comunale ha
respinto il
controprogetto
all’iniziativa
presentato dal gruppo
del PLR, il quale
proponeva di introdurre
un sistema misto di
tassazione basato sia
sul peso dei rifiuti
(proposta bocciata un
anno fa da 1283 losonesi
contro 1015 a seguito di
un referendum lanciato
dal Guastafeste) e sia
sul loro volume (tassa
sul sacco). Qui di
seguito proponiamo
l’intervento fatto
durante la seduta del
Consiglio comunale dal
rappresentante degli
iniziati visti, Giorgio
Ghiringhelli.
Intervento in Consiglio
comunale sull’iniziativa
a favore di una tassa
sul sacco
Premetto che il mio
intervento non sarà
molto breve, ma penso
che una durata di una
decina di minuti è
giustificata sia
dall’importanza
dell’argomento ( al
quale giustamente
si è voluto riservare
un’apposita seduta di
Consiglio comunale) e
sia dal fatto che mi
esprimo non solo in
qualità di capogruppo ma
pure di rappresentante
dei 904 cittadini che
hanno sottoscritto
l’iniziativa che siamo
chiamati ad esaminare.
Proprio nella mia
qualità di
rappresentante degli
iniziativisti, confermo
che il progetto di
regolamento sui rifiuti
sottopostoci è in linea
di massima conforme a
quanto chiede
l’iniziativa e tien
conto delle principali
osservazioni che avevo
fatto in sede di esame
preliminare.
Solo in un punto di
importanza secondaria il
progetto di regolamento
non è conforme a quanto
chiede l’iniziativa :
quello concernente la
raccolta separata delle
plastiche. Ma su questo
punto avevo dichiarato
sin dall’inizio sia al
Municipio e sia alla
Commissione che sarei
stato disposto a
chiudere un occhio
in questa fase per
favorire l’accoglimento
dell’iniziativa
popolare, pur
riservandomi di tornare
sull’argomento in un
prossimo futuro. Del
resto il
progetto di regolamento
posto in discussione,
pur non menzionando
espressamente la
raccolta separata delle
plastiche, lascia
una porta aperta alla
sua concretizzazione,
senza neppur dover
procedere a modifiche
del regolamento.
Ritengo che la
raccolta separata delle
plastiche potrebbe
essere attuata anche se
non si trovasse una
soluzione per riciclarla
e anche se le plastiche
raccolte separatamente
finissero direttamente
all’inceneritore : in
tal caso i costi di
trasporto e di
smaltimento sarebbero
semplicemente trasferiti
dalla tassa sul sacco
alla tassa base,
evitando però possibili
proteste della
popolazione al momento
in cui la tassa sul
volume entrerà in
funzione. A tal scopo ,
anziché aggiungere dei
contenitori nelle isole
ecologiche – come chiede
l’iniziativa -
basterebbe posare un
sol contenitore all’Ecocentro
: cosa che potrebbe
essere fatta anche
subito, senza attendere
che vada in porto la
tassa sul sacco o il
progetto di nuovo
Ecocentro con Ascona.
Su un altro punto il
progetto di regolamento,
pur essendo conforme
all’iniziativa, non ne
rispecchia appieno lo
spirito : quello
concernente le
agevolazioni per
famiglie con bambini in
età da pannolini. La
proposta di regalare
ogni anno alle famiglie
20 sacchi da 17 litri
per ogni bambino in età
inferiore ai 2 anni
(pari a un aiuto del
valore valore di circa
16 franchi per bambino),
mi sembra davvero un po’
“tirchia”. Ma su questo
punto proporrò un
emendamento.
Ho pure notato con
piacere che la
maggioranza della
Commissione, ha accolto
la mia richiesta di
introdurre una tassa
sugli ingombranti,
nel rispetto del
principio di causalità
sancito dalla legge
sull’ambiente e in
coincidenza con la
realizzazione
dell’Ecocentro.
Giustamente si è
preferito separare
questa discussione da
quella concernente la
tassa sul sacco, per cui
toccherà al Municipio
presentare in un secondo
tempo una proposta
concreta di modifica del
regolamento. Ma se il
Municipio dovesse fare
“orecchio da mercante”
il problema potrà essere
portato avanti
direttamente dal
Legislativo con una
mozione interpartitica
che il gruppo del
Guastafeste è pronto a
sottoscrivere.
Sarebbe forse utile che
già stasera i vari
gruppi invitassero il
Municipio a presentare
entro la fine dell’anno
una proposta concreta ,
che fra l’altro
consentirà di
alleggerire la tassa
base che grava su tutta
la popolazione.
Osservazioni sul
controprogetto (sistema
misto sul peso e sul
sacco)
Detto quanto avevo da
dire sulla conformità
del regolamento in
esame, mi sembra
doveroso spendere
qualche parola anche sul
controprogetto
presentato dalla
minoranza della
Commissione.
Negli ultimi due anni il
clima politico si è
notevolmente guastato
nel nostro Comune
proprio a causa dei
rifiuti. A una parte dei
consiglieri comunali,
specie in zona PLR, e a
qualche municipale, non
è andato giù il fatto
che un piccolo gruppo
come il nostro
abbia osato
lanciare un referendum
che, oltre a buttare
all’aria quello che per
taluni doveva costituire
il proprio monumento ai
posteri, ha evidenziato
una notevole spaccatura
fra la popolazione e
l’establishement
politico. Da qui tanti
gratuiti e velenosi
attacchi verso il
sottoscritto…che a un
certo punto ha
cominciato a reagire.
Visto che ora – bon gré
mal gré - tutti si
dicono favorevoli a
introdurre una tassa sul
sacco, il buon senso
avrebbe dovuto suggerire
almeno una tregua
atta a rasserenare
il clima politico dopo
due anni di scontri ma
soprattutto a introdurre
al più presto una
soluzione che mettesse
il nostro Comune in
linea con la legge e che
premiasse quei cittadini
che producono pochi
rifiuti e che si danno
la pena di riciclarli. E
invece ecco che una
parte della Commissione
della legislazione ha
tenuto a presentare un
controprogetto che
ripropone in parte quel
sistema di tassazione
sul peso bocciato
dalla popolazione appena
un anno fa, e non “ a
stretta maggioranza”,
come si legge nel
rapporto di minoranza,
ma con quasi 300 voti di
differenza. Certo, in
democrazia tutto è
possibile, ma è ben
evidente a tutti che
qualora il
controprogetto dovesse
prevalere questa sera ,
ciò provocherebbe
un’altra votazione
popolare e con il
rischio che sia
l’iniziativa e sia il
controprogetto vengano
bocciati : ciò che ci
metterebbe tutti in un
vicolo cieco dal quale
sarebbe difficile
uscire. L’impressione è
che questo sia l’ultimo
colpo di coda del
Partito delle ripicche,
cioè di quel partito
trasversale che boccia o
approva una proposta a
dipendenza di chi la fa
e che dimostra di avere
più a cuore gli
interessi di partito o
personali rispetto a
quelli del Comune.
Difatti, se proprio
volevano riproporre un
sistema basato anche sul
peso, i fautori di
questo sistema avrebbero
potuto riproporlo
mediante una mozione
magari fra un paio
d’anni – cioè dopo un
adeguato periodo di
sperimentazione della
tassa sul sacco -
anziché metterlo in
contrapposizione con
l’iniziativa popolare. A
quel momento
un’eventuale bocciatura
del sistema misto non
trascinerebbe con sé
anche la tassa sul
sacco. Per questo
motivo mi auguro che la
maggioranza del
Consiglio comunale dia
prova di buon senso e di
lungimiranza politica e
bocci il controprogetto.
A proposito di buon
senso e di lungimiranza
politica vorrei
ricordare che questo
Consiglio comunale in
tema di rifiuti non ha
certo brillato negli
ultimi 12 anni. Già nel
1996 il Consiglio di
Stato accolse un ricorso
del sottoscritto contro
l’approvazione da parte
del Consiglio comunale
di un Regolamento sui
rifiuti privo di basi
legali in quanto non
definiva le categorie
soggette ai vari tipi di
tassa. Due anni dopo,
quando il Municipio
ripropose un nuovo
regolamento, il
sottoscritto assieme a
Silvano Giugni della
Sinistra e a André
Candolfi del PPD propose
l’introduzione della
tassa sul sacco. La
proposta fu bocciata,
facendo cosi perdere al
Comune in questi 10 anni
almeno 2 milioni di
franchi. Nel 2001 si
tornò a parlare della
tassa sul sacco grazie a
una mozione della
Sinistra, ma anche in
quell’occasione il CC –
pur approvando
formalmente la proposta
– mise una condizione
(quella cioè che la
tassa dovesse essere
introdotta a livello
regionale) che di fatto
equivalse a una
bocciatura della
mozione. Oggi, dopo
tante prove di mancanza
di buon senso e di
lungimiranza,, abbiamo
la grossa possibilità di
mettere la parola fine a
questa penosa pagina
politica.
I sostenitori del
controprogetto motivano
la loro proposta con il
fatto che bisogna
accontentare anche
quella parte di
popolazione uscita
sconfitta dal referendum
lanciato a suo tempo
contro la tassa sul
peso. Ma io mi chiedo :
se a uscire sconfitti
fossero stati i
referendisti, fautori
della tassa sul sacco, i
sostenitori della tassa
sul peso avrebbero
dimostrato tante
premurose attenzioni per
accontentare i perdenti
? Ricordo che un anno fa
ho perso, con il 50,9 %
dei voti contrari,
l’iniziativa popolare
costituzionale
denominata “Più potere
al popolo con diritti
popolari agevolati”, e
nessuno ha pensato di
modificare ugualmente la
Costituzione per tener
conto della volontà
espressa da quasi la
metà dei circa 98'000
ticinesi che si recarono
a votare. Volenti o
nolenti in democrazia è
così che le cose
funzionano, e chi non
tien conto del risultato
delle urne dimostra di
essere un cattivo
perdente e un cattivo
democratico.
Per concludere vorrei
sottolineare che i
fautori del
controprogetto
minimizzano le
conseguenze della
proposta, affermando di
voler proporre solo
l’introduzione di uno o
due pressocontenitori
muniti di bilancia. In
realtà le cose non
stanno così. Infatti
il controprogetto non
pone limiti alla posa di
pressocontenitori, per
cui se lo stesso fosse
approvato il Municipio
in futuro potrebbe senza
troppe difficoltà
aumentare poco alla
volta il loro numero.
Basterebbe che nei vari
quartieri si
organizzassero petizioni
pilotate per chiedere di
posare un maggior numero
di contenitori, ed ecco
che il Municipio avrebbe
l’alibi per accontentare
gli autori di queste
petizioni. Oppure
basterebbe che il
Municipio spingesse
molti cittadini a
utilizzare i
pressocontenitori
semplicemente
peggiorando il servizio
per gli utenti della
tassa sul sacco, ad
esempio riducendo i giri
settimanali del camion a
uno solo, o limitando il
numero dei punti verdi
in cui è possibile
depositare i sacchi. Né
va dimenticato che il
controprogetto non si
limiterebbe solo a
consentire la posa di
presso contenitori, ma
pure vorrebbe estendere
la possibilità di scelta
ai numerosi cittadini
che sono obbligati dal
vecchio e dal nuovo
regolamento a dotarsi di
un contenitore da 800
litri per il deposito
dei sacchi : mi
riferisco in particolare
ai commercianti, agli
albergatori, agli
esercizi pubblici , alle
industrie e agli stabili
con più di 6
appartementi (dove vige
l’obbligo di avere un
contenitore ogni 12
appartamenti). Quindi
ecco che la tassa sul
peso messa alla porta un
anno fa dai losonesi
rientrerebbe alla grande
dalla finestra : altro
che uno o due presso
contenitori !
Invito tutti a
riflettere sulle sagge
parole dell’ex-municipale
Luca Realini, il quale,
dopo l’affossamento in
votazione popolare della
tassa sul peso e
dopo che il Municipio
aveva incautamente e
troppo frettolosamente
fatto sapere di voler
introdurre un sistema di
tassazione misto basato
sul peso e sul sacco,
aveva inviato una
lettera ai giornali
nella quale fra l’altro
si leggeva : “a
parte il fatto che dopo
la votazione non è
giusto ritornare, seppur
parzialmente, ad un
sistema bocciato dal
popolo, ritengo che un
sistema misto finisca
col causare costi e
compiti amministrativi
esagerati annullando
parte dei vantaggi e
creando confusione sui
risultati reali da
analizzare. Meglio
partire con la tassa sul
sacco per qualche anno e
tirare poi le somme in
modo chiaro e
interpretabile”.
Giorgio
Ghiringhelli
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