Losone, 29.9.2013
Burqa e “ terrorismo turistico”
Lettera aperta di Giorgio Ghiringhelli agli svizzeri
d’oltre Gottardo
Cari amici e compatrioti,
la vostra stampa domenicale
ha dedicato molto spazio ai
timori che un eventuale
divieto del burqa a livello
svizzero possa provocare
perdite miliardarie al
turismo. A tal proposito ,
nella mia veste di promotore
dell’iniziativa ticinese che
ha dato avvio a questo
dibattito a livello
nazionale e internazionale,
mi permetto di farvi sapere
la mia opinione.
Innanzi tutto osservo che se
in futuro
il Popolo svizzero,
pur sapendo che tale
decisione potrebbe avere
qualche ripercussione
negativa per il turismo,
dovesse accettare di
introdurre a livello
nazionale il divieto
antiburqa , ciò
significherebbe che
per il popolo le questioni legate alla sicurezza, e alla salvaguardia di
importanti principi
costituzionali come quello
dell'uguaglianza dei sessi,
sono più importanti di un
pugno di petrodollari, e
dunque anche gli ambienti
turistici dovrebbero
adeguarsi.
Già prima della votazione
del 2009 sul divieto di
costruire minareti si diceva
che i turisti musulmani
avrebbero boicottato la
Svizzera, e invece è
successo l'esatto contrario
e la loro presenza è
aumentata : non vedo perché
non dovrebbe succedere la
stessa cosa anche con il
divieto antiburqa.
Anzi vi sono almeno
tre motivi per credere che
il divieto non avrà alcuna
conseguenza negativa sul
turismo : 1)
Nel mondo
le donne musulmane
che si coprono il viso con
burqa e niqab sono un'infima
minoranza, e dunque per
almeno 1,2 miliardi di
musulmani il divieto
svizzero non costituirebbe
alcun problema.
2)
Il fatto di coprirsi il volto non è un
obbligo religioso ma
è solo una tradizione
etnica, per cui anche le
donne che nei loro Paesi si
coprono il volto con burqa e
niqab non avrebbero alcun
impedimento di tipo
religioso a liberare il
volto da noi.
3)
Il risultato della votazione ticinese
del 22 settembre ha fatto il
giro del mondo e ha ottenuto
una formidabile pubblicità
gratuita per il Ticino e per
la Svizzera. Se a livello di
élites “politicamente
corrette” questa votazione
ha suscitato delle critiche,
a livello popolare
essa è stata condivisa nei
Paesi non musulmani ( che
rappresentano circa 7
miliardi di persone…) da
almeno l'80% degli abitanti,
come risulta da sondaggi
effettuati dai giornali o
come risulta dagli
interventi nei vari blog dei
giornali online dei vari
Paesi. E dunque è probabile
che questa positiva
pubblicità si tradurrà in un
aumento dei pernottamenti
turistici che compenserà
ampiamente le eventuali ( ma
tutt'altro che certe)
perdite sul fronte dei
turisti arabi.
Vi aspetto in vacanza
in Ticino…! Ciao. Giorgio
Ghiringhelli |