Losone, 19.5.2011
Con 11'600 firme
riuscita
l’iniziativa
antiburqa
Giovedi 19 maggio,
alle ore 11, i
promotori
dell’iniziativa
popolare
costituzionale
“Vietare la
dissimulazione del
viso nei luoghi
pubblici e aperti al
pubblico” hanno
consegnato le firme
alla Cancelleria
dello Stato con 5
giorni di anticipo
rispetto alla
scadenza ufficiale
dell’iniziativa.
In
base alla
Costituzione
ticinese, per la
riuscita di
un’iniziativa
costituzionale
occorrono 10'000
firme, pari a circa
il 5% dei cittadini
aventi diritto di
voto. Si tratta di
una percentuale
altissima, la più
elevata in Svizzera
assieme a quella di
Ginevra ( ove però
son concessi 4 mesi
di tempo per
raccogliere le firme
anziché 2 come in
Ticino). Basti
pensare che nel
Canton Zurigo, ad
esempio, per
un’iniziativa
costituzionale
bastano 6'000 firme
su circa 800'000
cittadini aventi
diritto di voto
( cioè circa
lo 0,8%).
Alla
Cancelleria dello
Stato sono state
consegnate 11'316
firme già vidimate
dai Comuni, alle
quali dovrebbero
aggiungersene nei
prossimi giorni
almeno altre 294 in fase di vidimazione.
Per cui il totale
ammonterà ad almeno
11'600 firme. Questo
eccellente risultato
è stato raggiunto
(malgrado gli
impedimenti alla
raccolta delle firme
frapposti da alcuni
Comuni)
grazie a un
ampio consenso
popolare attorno al
tema toccato
dall’iniziativa e ma
soprattutto grazie
alla possibilità di
raccogliere firme
davanti ai seggi
elettorali in
occasione delle
elezioni cantonali,
quando cioè – non
essendoci il voto
per corrispondenza –
tutti gli elettori
erano “obbligati”
a transitare
davanti alle
bancarelle che
avevamo predisposto
in una ventina di
Comuni.
Difatti
almeno 6'000 firme
sono state raccolte
in 3 giorni proprio
a queste bancarelle.
Ma siccome le
occasioni in cui il
voto per
corrispondenza non è
ammesso sono
solo due
ogni quattro anni
(in occasione delle
elezioni cantonali e
di quelle comunali)
, non si deve
pensare che sia è
sempre così “facile”
esercitare i diritti
popolari in Ticino.
Da
notare che abbiamo
ricevuto firme da
122 Comuni su circa
157.
In
cifre assolute i
Comuni in cui
abbiamo raccolto il
maggior numero di
firme sono stati,
nell’ordine : Lugano
(2'353), Locarno
(778), Losone (541),
Agno (398),
Novazzano (347) ,
Minusio (333),
Camorino (319),
Chiasso (315),
Vacallo (279),
Magliaso ( 250),
Cadro (236),
Giubiasco (229),
Capriasca (210),
Gambarogno (193),
Ascona (191) e
Mendrisio (190).
In
cifre percentuali i
Comuni che
maggiormente hanno
sostenuto
l’iniziativa sono
stati quelli di
Cimadera (33%),
Magliaso (25,7%
degli aventi diritto
di voto) , Dalpe
(20,6%), Certara
(19,6%), Novazzano
(19,2 %), Camorino
(18,6%), Cadro
(17,1%), Bogno
(16,5%), Sessa
(16%), Vacallo
( 13,6%),
Losone (13 %),
Bissone (12,6%)
e Sonvico
(12,3%.
Ora,
in base alla legge
sull’esercizio dei
diritti politici ,
il Gran Consiglio
avrebbe due anni di
tempo per
“dichiarare di
accogliere o
respingere la
domanda di
iniziativa od
opporvi un suo
controprogetto”,
ma dal momento che
la nostra iniziativa
è elaborata e non
generica ( e dunque
vi è già un testo
ben preciso) v’è da
augurarsi che il
Gran Consiglio
prenda una decisione
entro la fine
dell’anno e che il
Popolo abbia la
possibilità di
votare su questo
tema già entro la
primavera dell’anno
prossimo.
Non
ci si dimentichi che
già nell’aprile
dello scorso anno
avevo presentato al
Gran Consiglio una
petizione sullo
stesso tema
sottoscritta da
quasi 3'000 persone,
e che la Commissione
preposta al suo
esame aveva evitato
di prendere una
decisione prima
delle elezioni
cantonali : proprio
a seguito di questo
ritardo avevo deciso
di lanciare
un’iniziativa
popolare, e spero
che questa volta il
nuovo Gran Consiglio
si dimostri più
sollecito
nell’esaminare
richieste
provenienti dal
Popolo.
Giorgio Ghiringhelli
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