Petizione
(Costituzione cantonale art.
8 lett. L : “sono garantiti
il diritto di petizione alle
autorità e di ottenere
risposta entro un termine
ragionevole”)
Un
contributo compensativo per
combattere l’astensionismo e
per coprire i costi di
votazioni ed elezioni
Egregio
signor Presidente,
gentili
signore deputate, egregi
signori deputati,
|
l’art. 32
della Costituzione cantonale
recita
“la partecipazione alle
votazioni e alle elezioni è
un dovere civico”. Quindi
votare non è solo un diritto
ma è anche un dovere per i
cittadini.
Purtroppo ,
malgrado l’estensione del
voto per corrispondenza ,
un numero mediamente
superiore al 50% dei
cittadini ticinesi non
esercita più questo
diritto/dovere (cfr.
allegato 1) .
Come
accrescere la partecipazione
al voto ?
In Svizzera
il Cantone con la maggior
percentuale di
partecipazione a votazioni
ed elezioni è quello di
Sciaffusa, ove
ad esempio l’afflusso
di cittadini alle urne in
occasione di votazioni
federali
supera regolarmente di
15-20 punti percentuali
la media nazionale (vedi
statistiche in calce alla
petizione) . La spiegazione
va ricercata nel fatto che
in questo Cantone la
partecipazione al voto è
obbligatoria fino all’età di
65 anni e chi non
ottempera a questo obbligo
senza una giustificazione
scritta deve pagare una
multa simbolica che
poche settimane fa il
Parlamento cantonale ha
deciso di aumentare da 3
a 6 franchi
( la legge sull’esercizio
dei diritti politici del
Canton Sciaffusa - “Gesetz
über die vom Volke
vorzunehmenden Abstimmungen
und Wahlen sowie über die
Ausübung der Volksrechte”-
elenca all’ art. 10 i motivi
che giustificano
un’esenzione dall’obbligo di
votare, fra cui : assenza
per servizio militare e di
protezione civile, impegni
professionali o famigliari,
malattia , gravi malattie di
parenti e
assenza per vacanze ; le
giustificazioni devono
essere inoltrate entro tre
giorni dopo la chiusura
delle urne e in caso di
contestazioni la decisione
spetta al Consiglio
comunale).
Il sistema
in vigore nel Canton
Sciaffusa dunque funziona
(cfr. allegato 1) .
Certo,
l’idea di accrescere la
partecipazione al voto
mediante mezzi “coercitivi”
sembra più adatta per un
Cantone di
lingua e mentalità tedesca
che non per un Cantone di
lingua e mentalità latina.
Proprio per
questo motivo, in
una petizione intitolata “Urgono
riforme dei diritti popolari
per combattere
l’astensionismo dei
cittadini” che avevo
presentato a codesto
onorando Gran Consiglio il 3
maggio 2003, avevo avanzato
alcune proposte atte ad
accrescere la partecipazione
al voto ad esempio tramite
incentivi fiscali o
abbinando votazioni ed
elezioni cantonali e
federali a una lotteria
gratuita riservata solo ai
votanti. Ma nella seduta del
24 novembre 2003 il Gran
Consiglio decise di
“archiviare” quella
petizione ( alcune delle
proposte in essa contenute
vennero però realizzate nei
mesi successivi, come ad
esempio quella di estendere
il voto per corrispondenza
in particolare per tutte le
votazioni e per gli studenti
impegnati in studi
all’estero e oltre
Gottardo…).
Visto che il
Gran Consiglio ha già
bocciato l’idea di spronare
la partecipazione al voto
mediante degli incentivi
atti a premiare i votanti, e
visto che l’introduzione
generalizzata del voto per
corrispondenza non sembra
aver ottenuto -
se non in minima parte- gli
effetti auspicati , non
resta che potenziare
l’insegnamento della civica
e l’educazione alla
cittadinanza nelle scuole e
allo stesso tempo imitare il
modello del Canton Sciaffusa,
cioè quello di chiamare alla
cassa gli astensionisti
fatturando loro un importo
che potrebbe ammontare a
6-10 franchi per ogni
scrutinio disertato senza
giustificazione.
Tale importo
non dovrebbe essere
presentato come una multa o
come una tassa, bensì, in
modo più positivo, come un
contributo compensativo atto
a coprire i costi
organizzativi (stampa e
spedizione del materiale di
voto, gestione dei seggi,
spoglio delle schede ) della
democrazia. Almeno la metà
di questi costi sono causati
da chi non esercita il
dovere di voto, perché il
materiale di voto recapitato
a costoro finisce nel
cestino senza essere
utilizzato. Non è dunque
fuori luogo che a coprire i
costi per
la democrazia causati sia da
chi vota ma anche da chi non
vota , siano quei cittadini
che non compiono il loro
dovere civico sancito dalla
Costituzione cantonale e
delegano le decisioni ai
votanti. In tal modo ,
indirettamente, verrebbero
premiati quei
cittadini che esercitano
il loro diritto di voto (cfr.
allegato 2) .
E comunque
non va dimenticato che lo
scopo principale del
contributo compensativo non
sarebbe quello di
incrementare gli incassi,
bensì quello di aumentare la
partecipazione al voto.
Con
questa petizione chiedo
dunque al Gran Consiglio di
modificare la Legge
sull’esercizio dei diritti
politici in modo da
prevedere la riscossione di
un contributo finanziario
compensativo da parte di
quei cittadini che senza
valide giustificazioni non
esercitano il loro
diritto/dovere di voto alle
votazioni e alle elezioni
comunali, cantonali e
federali. La legge dovrà
pure regolare il limite di
età al di sopra del quale si
è esonerati dal pagamento
del contributo (65 anni ?) ,
le eccezioni e l’ammontare
del contributo per ogni
scrutinio disertato (
6-7 franchi + eventuali
spese d’incasso ). Gli
introiti serviranno a
coprire i costi a carico del
Cantone e dei Comuni causati
dall’organizzazione di
votazioni ed elezioni
comunali, cantonali e
federali. Eventualmente
tutti gli incassi potrebbero
essere lasciati ai Comuni,
cui competerebbe l’onere
delle verifiche e delle
procedure di incasso del
contributo.
Distinti
saluti
Giorgio Ghiringhelli
Allegati :
1) statistiche sulla
partecipazione alle
votazioni nel 2013 e inizio
2014
2) costi delle
votazioni
Allegato 1
PARTECIPAZIONE ALLE
VOTAZIONI NEL 2013 E INIZIO
2014
3 marzo
2013 (votazione federale e
cantonale) :
Media CH
: 46,09 %
Ticino
: 41,52 %
Sciaffusa
: 64,90 %
Non votanti
in Ticino : circa 124'000
su 213’000
9 giugno
2013 (votazione federale e
cantonale):
Media CH
: 39,43 %
Ticino
: 37,17 %
Sciaffusa
: 58,30 %
Non votanti
in Ticino : circa 134’000
22
settembre 2013 (votazione
federale e cantonale) :
Media CH
:
46,30 %
Ticino
:
47,32 %
Sciaffusa
:
63,90 %
Non votanti
in Ticino
: circa 112’000
24
novembre 2013 (votazione
federale) :
Media CH
:
52,94 %
Ticino
:
51,02 %
Sciaffusa
:
66,90 %
Non votanti
in Ticino
: circa 104’000
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
9
febbraio 2014 (votazione
federale) :
Media CH
:
55,80 %
Ticino
:
57,08 %
Sciaffusa
:
70,50 %
Non votanti
in Ticino : circa 91’000
18 maggio
2014 (votazione federale e
cantonale)
Media CH
: 55,52 %
Ticino
: 54,90 %
Sciaffusa
: 70,40 %
Non votanti
in Ticino : circa 96’000
Allegato 2
COSTI
DELLE VOTAZIONI A CARICO DI
CANTONE E COMUNI
(*) Queste informazioni sono state
rilasciate in data 23.5.14
dall’Ufficio votazioni e
elezioni
Costo di una
votazione federale (*)
Le
spiegazioni del Consiglio
federale e le schede di voto
sono allestite, stampate e
consegnate al Cantone dalla
Cancelleria federale. Queste
spese (il cui ammontare non
ci è noto) sono
assunte dalla
Confederazione.
Il Cantone
si assume i costi
del personale per
la
distribuzione del materiale
di voto ai Comuni (ca. fr.
2'500.--/3'000.--) e delle
buste (ca. fr.
10'000.— complessivi: una
busta di trasmissione ed una
busta per riporre la scheda
votata), cioè in totale
circa 12’500/13'000
franchi.
I Comuni
provvedono direttamente al
ritiro del materiale di voto
al magazzino dell’ufficio
votazioni e elezioni. I
costi di
spedizione del materiale di
voto ai cittadini sono
a carico dei Comuni.
Costo di
una votazione cantonale (*)
I costi per
una votazione cantonale
ammontano all’incirca a
80'000
franchi,
a dipendenza del numero
delle pagine dell’opuscolo
informativo.
In
particolare, il Cantone si
assume i costi derivanti
dall’acquisto della carta
dell’opuscolo informativo,
dalla fotocomposizione del
testo, dal concetto grafico,
dalla stampa dell’opuscolo
informativo (ca. fr. 55'000.--),
dalle buste (ca. fr.
10'000.—complessivi: una
busta di trasmissione ed una
busta per riporre la scheda
votata) e del personale per
la preparazione e
distribuzione del materiale
di voto ai Comuni (ca. fr.
2'500.--/3'000.--).
La carta e
la stampa delle schede
ammontano ca. fr. 6'000.—
I Comuni
provvedono direttamente al
ritiro del materiale di voto
al magazzino dell’ufficio
votazioni e elezioni. I
costi di spedizione del
materiale di voto ai
cittadini sono a carico dei
Comuni.
Costo di
una votazione federale e
cantonale concomitante (*)
In caso di
votazione concomitante
(federale e cantonale) il
Cantone fornisce ai Comuni
tre buste (ca.
fr. 14'000 - 1 busta
trasmissione, 1 busta per
riporre scheda votata
federale; 1 busta per
riporre scheda votata
cantonale). I costi delle
buste di trasmissione
unitamente a quelle per
riporre la scheda votata in
materia federale e cantonale
sono assunti dal Cantone.
Pure l’acquisto della carta
per la stampa delle schede e
dell’opuscolo informativo,
del personale che si occupa
di preparare e distribuire
il materiale di voto ai
Comuni (5'000.--/6'000.--),
ecc. sono a carico del
Cantone.
Per tutte le votazioni i Comuni si assumono
i costi di preparazione del
materiale di voto
(imbustare), spese postali,
acquisto delle buste per
inviare il materiale di voto
ai cittadini, acquisto carta
per la stampa della carta di
legittimazione, etichette,
attività preparatorie
(convocazione assemblea
comunale, determinazione
uffici elettorali,
preparazione locali di voto,
ecc), indennità al personale
ai seggi e per le operazioni
di voto, ecc.
Costi
totali di una
votazione concomitante per
Cantone e Comuni
Nel caso
assai frequente di una
votazione cantonale in
concomitanza con una
votazione federale, i costi
a carico del Cantone
ammontano dunque a circa
81'000 franchi (55'000
per l’opuscolo informativo
cantonale , 20'000 per le
buste e la distribuzione del
materiale ai Comuni, 6'000
per la carta e la stampa
delle schede).
Dal canto loro i Comuni devono assumersi i
costi per la spedizione del
materiale ai circa 213'000
cittadini del Cantone (circa
117'000 franchi), i costi
per l’acquisto delle buste
per l’invio del materiale,
le etichette e la carta di
legittimazione (circa 15'000
franchi) , i costi per l’imbustamento,
le indennità al personale ai
seggi e l’organizzazione
generale ( cifra che non ci
è nota ma che potrebbe
essere stimata attorno ai
50'000 franchi) , per un
totale di circa 182'000
franchi .
Dunque, complessivamente il costo di una
votazione federale/cantonale
comporta un costo a carico
di Cantone e Comuni di circa
263'000 franchi, pari a
circa 75 centesimi per
abitante.
Costo di una
votazione comunale
Per un
Comune della grandezza di
Losone ( 6'300 abitanti
di cui circa 4'200 cittadini
aventi diritto di voto)
l’organizzazione di una
votazione su un tema
comunale costa circa 5'000
franchi ( di cui 3'000 per
gli opuscoli informativi e
le schede di voto, 1'400 per
le buste di trasmissione,
400 per l’imbustamento, 200
per lo spoglio delle schede)
. A questa cifra occorre poi
aggiungere i costi per la
spedizione del materiale di
voto ai cittadini, pari a
circa 2'400 franchi. I costi
totali ammontano dunque a
circa 7'400 franchi ,
ossia circa 1,17 franchi
per abitante.
( senza tener
conto di altri oneri
amministrativi, il cui
importo non ci è noto, per
l’organizzazione generale,
la gestione dei seggi,
l’informatica ecc.) ,
Ammettendo
che a Losone , a una
votazione su un tema
comunale , partecipi solo il
50% degli aventi diritto di
voto, e che solo la metà dei
circa 2'100 astensionisti
sia giustificata, ne
risulterebbe che per coprire
i costi della votazione
il contributo compensativo
per ogni singola votazione
dovrebbe ammontare a circa 7
franchi per ognuno dei 1'050
cittadini assenti
ingiustificati.
A questo
importo si potrebbe ancora
aggiungere le
spese di incasso .
CALCOLO
DEL CONTRIBUTO PER IL 2013
Nel corso
del 2013 vi sono state
quattro votazioni federali,
di cui tre avvenute in
concomitanza con votazioni
cantonali (senza tener conto
delle elezioni differite
svoltesi in alcuni Comuni e
delle votazioni comunali).
In queste quattro occasioni
gli astensionisti sono stati
complessivamente circa
474'000 (vedi
allegato 1) . Qualora il
nuovo contributo sostitutivo
fosse già stato in vigore
nel 2013, e ipotizzando che
la partecipazione al voto
sarebbe salita agli
stessi livelli registrati
nel Canton Sciaffusa,
la somma degli
astensionisti sarebbe scesa
circa del 34%, a quota
312'000. Ammettendo che
circa la metà di questi
cittadini sarebbero stati
giustificati per la loro
assenza (per motivi di età o
di altro tipo) , gli
astensionisti
“ingiustificati” sarebbero
stati all’incirca 156'000.
Calcolando
che mediamente ogni
scrutinio per una votazione
cantonale costa al Cantone e
ai Comuni circa 263’000
franchi e ogni scrutino per
una votazione federale costa
al Cantone e ai Comuni circa
195'000 franchi
, nel 2013 i costi
delle tre votazioni
concomitanti
federali/cantonali sono
ammontati a circa 789'000
franchi e
quelli per la votazione solo
federale è ammontata a circa
195'000 franchi, per un
totale di circa 984'000
franchi (senza
contare i costi a carico
della Confederazione !) .
Questi costi sarebbero stati
interamente coperti con un
contributo di 6,3 franchi
(6,3 fr x
156'000 astensionisti
ingiustificati = 983’000
franchi ) .
Il
cittadino che avesse
disertato
ingiustificatamente tutti e
quattro gli scrutini
avvenuti nel 2013 avrebbe
dunque dovuto pagare un
contributo complessivo di
6,3 fr x 4 = 25,2 franchi
(+ eventuali spese
d’incasso) .