Storia dei rifiuti a
Losone (1995-2006)
- di Giorgio
Ghiringhelli -
Il
18 settembre 2006 il
Consiglio comunale di
Losone ha approvato una
richiesta di credito di
1'130'000 franchi per la
realizzazione di 9
“isole ecologiche”
dotate di contenitori
interrati per la
raccolta separata dei
rifiuti e di contenitori
( a noleggio) non
interrati e dotati di un
sistema a pressa e di
una bilancia per il peso
dei rifiuti domestici
(altri quattro di questi
contenitori saranno
posati isolatamente in
altri punti del Comune).
A questi costi si dovrà
aggiungere una somma di
207'000 franchi all’anno
per il noleggio dei
contenitori che
consentiranno di pesare
i rifiuti (+11'680 per
la loro manutenzione e
185'420 per il loro
trasporto al CIR di
Giubiasco). Il
municipale PLR Alberto
Colombi, capodicastero
dell’ambiente, ha già
presentato lo scorso 5
maggio il progetto alla
stampa, sottolineando i
risparmi ed i vantaggi
ambientali del nuovo
sistema rispetto a
quello attualmente in
vigore. A parte il fatto
che gli stessi risparmi
( e anzi assai di più) e
gli stessi vantaggi
ambientali si potrebbero
ottenere con minori
disagi per l’utenza
anche con una tassa sul
sacco (che non
obbligherebbe la gente a
farsi qualche centinaio
di metri a piedi per
gettar via il sacco dei
rifiuti e a mettersi
magari in colonna
in attesa del proprio
turno davanti ai
contenitori muniti di
bilancia) sarebbe utile
ricordare che quelli che
oggi si appuntano
medaglie ambientali sul
petto sono gli stessi
che in passato poco o
nulla hanno fatto per
risolvere il problema
dei rifiuti a Losone, e
anzi hanno contribuito a
ritardare delle
soluzioni portate avanti
dalla Sinistra e dal
Guastafeste che oltre a
favorire l’ambiente
avrebbero consentito di
far risparmiare al
Comune almeno due
milioni di franchi dal
1999 a oggi. Sui
vantaggi e sugli
svantaggi della
tassazione a peso e di
quella sul sacco ci
soffermiamo nell’altro
testo dedicato alla
questione dei rifiuti.
Da una parte del Gruppo
del Guastafeste è stato
lanciato un referendum
contro la tassa sul
peso. Da notare che il
14 aprile 2006 avevo
presentato
un’interpellanza con la
quale chiedevo che il
Municipio organizzasse
una serata informativa
avente lo scopo sia di
informare la popolazione
e sia di tastarle il
polso, e ciò prima della
decisione del Consiglio
comunale e del lancio di
un eventuale
referendum.Il Municipio
rispose che avrebbe sì
fatto un’informazione
completa, ma solo dopo
la decisione del CC
(quando sarebbe stato
ormai troppo tardi per
aprire gli occhi dei
cittadini). Da notare
pure che una decina di
giorni prima di lanciare
il referendum, avevo
inviato al Municipio e
ai consiglieri comunali
una bozza del volantino
informativo che avrei
distribuito in occasione
del referendum
invitandoli a segnalarmi
per tempo eventuali
informazioni fuorvianti
che avrebbero potuto
innescare polemiche e
accuse di
disinformazione : solo
un consigliere comunale
mi ha risposto. Gli
altri, e in particolare
il municipale Alberto
Colombi, hanno atteso la
seduta del CC per
lanciarmi accuse di
disinformazione. Proprio
quello che avevo tentato
di evitare invitandoli
al dialogo. Una vera e
propria “vigliaccata” !
Poi alcuni di loro hanno
sottoscritto un
comunicato nel quale fra
l’altro mi si accusava
di avversare la tassa
sul peso “in nome di
lotte personali e di
partito”. .Che schifo !
Ecco qui di seguito
l’istoriato dei
principali interventi in
materia di rifiuti
effettuati a Losone dal
1995 in poi, tanto per
rinfrescare la memoria a
chi ce l’ha corta e per
ricordare meriti e
demeriti dei partiti….
*****************************
- Il 10 maggio 1995 la
Sinistra aveva
presentato una mozione
intitolata “Raccolta
separata dei rifiuti”,
con la quale si chiedeva
di realizzare un
centro principale per la
raccolta separata dei
rifiuti dotato degli
appositi contenitori per
riciclare tutti i
materiali prodotti dalle
econome domestiche. Il
21 giugno del 1999 ci fu
il rapporto della
Commissione ambiente
(sottoscritto anche da
me) che preavvisava
favorevolmente la
mozione invitando il
Municipio a completare
tutti i centri di
raccolta esistenti con
contenitori per vetro,
alluminio, ferro minuto,
pet e carta e a studiare
la fattibilità di uno o
due centri di raccolta
principali dotati anche
di altri contenitori per
gli olii esausti,
vestiario e tessili,
plastica, sagex,
batterie ecc. La mozione
venne approvata
all’unanimità dal CC
nella seduta dell’11
giugno 2001 (!), e sta
per essere realizzata
con l’Eco-centro
previsto in zona Prà di
Vizi.
- Il 30 novembre 1998 il
CC dovette occuparsi
nuovamente della
revisione del
Regolamento per la
raccolta dei rifiuti,
che prevedeva
l’introduzione della
forchetta minima e
massima e un
aumento sostanziale
delle tariffe. Una
precedente proposta di
modifica , già accolta
dal CC, era stata
annullata dal CdS a
seguito di un mio
ricorso, in quanto la
suddivisione delle
categorie degli utenti e
delle rispettive tariffe
mancava di una chiara
base legale.
L’esame del nuovo
messaggio municipale
(MM) divise la
commissione della
Gestione. Il rapporto di
maggioranza (relatore
Carlo Ambrosini del
PPD), firmato da 4
commissari ( fra cui
l’attuale municipale
Brenno Canevascini del
PLR)
proponeva di accogliere
il MM. Il rapporto di
minoranza (relatore
Silvano Giugni della
Sinistra), firmato da
André Candolfi del PPD e
dal sottoscritto,
proponeva invece di
introdurre una
tassazione basata sul
sacco. Quest’ultima
proposta fu bocciata
dal CC, facendo perdere
2 milioni al Comune.
- Al termine della
seduta del CC del 30
novembre 1998 (vedi
punto precedente)
la Sinistra
presentò una mozione
che chiedeva
l’introduzione di una
tassa sul sacco. La
mozione venne accolta
dal CC nella seduta
dell’11 giugno 2001, ma
con l’aggiunta di una
condizione poco
lungimirante posta
nel rapporto della
Commissione gestione
(relatore : l’attuale
municipale e
responsabile
dell’ambiente Alberto
Colombi, del PLR ), e
cioè che l’introduzione
di una tassa mista sul
sacco avrebbe dovuto
essere coordinata con i
Comuni dell’agglomerato
di Locarno. A seguito di
questa “disgraziata”
condizione la tassa sul
sacco – che avrebbe
dimezzato il
quantitativo dei rifiuti
solidi urbani, come
successo negli altri
Comuni in cui finora è
stata introdotta -
non entrò mai in
funzione, e dal 2002
a oggi il Comune e gli
utenti hanno perso
almeno 250'000 franchi
all’anno a causa di ciò
(cioè circa 1'250'000
franchi). Il
rapporto commissionale
venne firmato anche da
Fabio Frigomosca (PLR) ,
Carlo Ambrosini (PPD) e
Piergiorgio Pellanda
(UDC) . Non venne
invece firmato da Elena
Fiscalini della Sinistra
(mozionante), dal
sottoscritto (favorevole
a un’introduzione
immediata e senza
condizioni della tassa
sul sacco) e da Bea Duca
della Lega dei ticinesi
(contraria a qualsiasi
tipo di tassa sui
rifiuti). La situazione
non cambiò neppure dopo
che la tassa sul sacco
venne introdotta a
Muralto, Tenero,
Gordola, Brione
s/Minusio, Orselina e
Minusio (mia
interpellanza di
sollecitazione il 24
agosto 2001).
- Il 21 dicembre 1998
presentati una
mozione con la quale
chiedevo di realizzare “eventualmente
in collaborazione con
altri Comuni”, un
centro di consegna
controllato e a
pagamento dei rifiuti
ingombranti metallici e
non metallici. L’11
giugno del 2001 il CC
approvò questa mozione
senza troppi entusiasmi
con 20 voti favorevoli,
10 contrari (soprattutto
Sinistra e Lega dei
ticinesi) e 2
astensioni. Il centro
raccolta ingombranti è
entrato in funzione
dall’inizio del 2003, a
soddisfazione di tutti e
anche delle casse
comunali…
- Il 18 settembre 2000
presentai una mozione
(intitolata “Rifiuti
: tasse più eque per le
persone sole”) con
la quale chiedevo di
introdurre un sistema
di tassazione per le
economie domestiche
basato sul numero dei
componenti di queste
economie, e ciò
soprattutto nell’intento
di non sfavorire le
persone sole. Il 28
febbraio del 2002
ritirai questa mozione
in quanto la stessa era
stata superata dai fatti
dopo che il CC – nella
seduta dell’11 giugno
2001 - aveva approvato
il principio di
introdurre una tassa sul
sacco (principio ahinoi
mai tradotto in
pratica).
- Il 18 marzo 2002
presentai una mozione
con la quale
proponevo di
sperimentare
la creazione di punti di
raccolta sotterranei per
i rifiuti domestici e
per i vetri,
precisando che questa
soluzione “ se
generalizzata ed estesa
a tutto il territorio,
potrebbe portare a un
nuovo concetto della
raccolta dei rifiuti con
l’eliminazione totale o
parziale della raccolta
porta a porta” ;
inoltre osservavo che
bisognava decidere se
optare per dei
contenitori non a
pagamento oppure dei
contenitori a pagamento
“che consentono di
fatturare all’utente un
importo corrispondente
al peso dei rifiuti
prodotti”.
Quindi si può ben dire
che il primo a ventilare
l’idea di approfondire
il sistema dei
contenitori interrati e
della tassazione sul
peso a Losone è stato il
sottoscritto e non il
Municipio, o il
municipale PLR Colombi o
il progettista ing.
Francesco Allievi
(capogruppo PLR del
Consiglio comunale) :
la differenza semmai
consiste nel fatto che
io proponevo una
sperimentazione
(eventualmente parziale)
e non certo, come si
intende fare ora , di
passare direttamente al
nuovo sistema senza
alcuna sperimentazione e
senza aver mai provato
la tassa sul sacco.
Nella mozione ricordavo
inoltre che, in base a
un decreto governativo,
il Cantone sussidiava
dal 10 al 50% l’acquisto
di contenitori per la
raccolta separata dei
rifiuti messi in
esercizio dal 1. gennaio
2002 al 31 dicembre 2005
: se proprio si voleva
andare nella direzione
da me ventilata, sarebbe
stato finanziariamente
più conveniente farlo
prima….
- L’11 aprile del 2002,
cioè pochi giorni dopo
la presentazione della
summenzionata mozione
mozione , la commissione
municipale dei rifiuti (
presieduta dal
municipale di Nuova
Losone Leonardo Pinoja
e di cui faceva parte
pure l’ing. Francesco
Allievi) tenne la prima
di otto riunioni aventi
lo scopo di analizzare
tutto il settore legato
alla raccolta e allo
smaltimento dei rifiuti
e di individuare alcune
possibili soluzioni in
alternativa alla
situazione attuale. Nel
rapporto conclusivo
consegnato nel luglio
dello stesso anno la
Commissione giunse alla
conclusione che fosse
importante e urgente
cambiare il sistema
della raccolta dei
rifiuti e invitò il
Municipio a far eseguire
uno studio inteso a
valutare e approfondire
le soluzioni alternative
individuate ( fra cui
quella di far capo a
contenitori interrati,
come proposto nella
mozione e come ora si
sta per realizzare) e
a presentare a breve
termine un concetto di
massima di gestione e di
raccolta dei rifiuti,
sia per l’introduzione
di una tassa mista sul
sacco o di una tassa
sul peso. Il 27 novembre
2002 il Municipio mi
scrisse per comunicarmi
la sua intenzione di
assegnare a breve
termine a uno
specialista il mandato
per lo studio
preliminare di un
concetto di gestione
della raccolta e
smaltimento rifiuti e
proponendomi in pratica
di “congelare” la mia
mozione in attesa delle
soluzioni contenute in
questo studio. Proposta
che fu da me respinta il
22 gennaio 2003 per
tutta una serie di
ragioni elencate in una
lunga lettera che si
concludeva sottolineando
l’importanza di
introdurre a Losone e
Ascona un sistema
analogo, e ciò
perché sarebbe stato
poco lungimirante non
tener conto di una
possibile aggregazione
fra i due Comuni (con il
rischio di dover
cambiare nuovamente
sistema fra pochi anni)
con il pretesto che tale
aggregazione non era
ancora sicura. L’11
febbraio 2003 il
Municipio espresse così
un preavviso negativo
verso la mozione,
concordando sul fatto
che “appare
indispensabile disporre
di soluzioni uniformi
per la raccolta dei
rifiuti a livello
sovracomunale” e
che occorreva
prudenza “nell’adozione
di un particolare
sistema di raccolta che
potrebbe anche divergere
da quanto in atto ad
Ascona”.
- Il 18 marzo 2003 la
Commissione
dell’ambiente del CC
(relatore : Pietro
Stanga del PPD) emise il
suo rapporto di
maggioranza nel quale,
pur condividendo le
motivazioni alla base
della mia mozione, pur
sottolineando l’urgenza
di trovare una
soluzione, pur
auspicando che la
possibilità di creare
dei punti di raccolta
interrati fosse
attentamente valutata e
pur sottolineando
l’importanza di cercare
sinergie con i Comuni
vicini per
razionalizzare la
gestione futura dei
rifiuti (es. costo dei
trasporti, dei
macchinari ecc.) , si
proponeva di non
accogliere la mozione
perché la stessa – in
attesa del concetto
globale di gestione dei
rifiuti allo studio –
era troppo vincolante
(un rapporto di
minoranza firmato da
Pietro Vanetti del
Guastafeste proponeva
invece di accogliere la
mozione). Visti i
preavvisi negativi del
Municipio e della
maggioranza della
Commissione del
legislativo, nella
seduta del CC del 21
luglio 2003 ritirai la
mozione, motivando tale
decisione con il fatto
che un primo importante
obiettivo la stessa lo
aveva comunque già
raggiunto (quello cioè
di far riunire la
commissione municipale
sui rifiuti), e con il
fatto che ad Ascona ci
si era accorti che il
sistema dei contenitori
interrati presentava
degli aspetti
negativi e il
Municipio di quel Comune
stava andando nella
direzione di un sistema
di raccolta non più
interrato ma esterno e
funzionante con una
pressa che comprime la
spazzatura ; avevo
concluso invitando il
nostro Municipio a
lavorare assieme ad
Ascona per la ricerca di
una soluzione unica,
in modo da evitare che
in caso di aggregazione
i due Comuni avessero
sistemi differenti per
la raccolta dei rifiuti.
Questo mio suggerimento
è stato realizzato solo
per l’eco-centro che
verrà costruito (in zona
Prà di Vizi) e gestito
in comune, ma non per i
rifiuti solidi urbani (
visto che a Losone ci si
è orientati verso un
sistema di tassazione
sul peso e ad Ascona
ancora no) .
Conclusioni
Gli unici ad occuparsi
con una certa serietà ed
una certa costanza dello
spinoso tema dei rifiuti
in passato – a Losone -
erano stati il gruppo
della Sinistra e quello
del Guastafeste. E ora
il municipale Alberto
Colombi, che con il suo
rapporto commissionale
nel 2001 impedì di fatto
l’introduzione della
tassa sul sacco a Losone
con il pretesto che la
stessa avrebbe dovuto
essere coordinata a
livello regionale ( ciò
che da allora ha causato
al Comune e agli utenti
una perdita di almeno
1'250'000 franchi), vuol
imporre ai losonesi
senza sperimentazioni e
in tutta fretta un
sistema di tassazione
che rispetto a
un’eventuale tassa sul
sacco si preannuncia
assai più oneroso e
molto più scomodo per
una buona fetta di
utenti e che
malgrado le
assicurazioni del
precedente Municipio non
tiene conto di quanto si
farà ad Ascona o di
quanto si sta già
facendo a livello
regionale (dove 6 Comuni
dell’agglomerato sono
già passati alla tassa
sul sacco) ; inoltre
Colombi , che ora
vuol farsi passare come
il “genio” dei rifiuti,
sembra aver dimenticato
che certe proposte già
realizzate (centro
raccolta rifiuti
ingombranti) e certe
altre proposte in arrivo
(centro per la raccolta
separata dei rifiuti,
contenitori interrati e
perfino tassa sul peso)
sono state rese
possibili grazie agli
stimoli di chi in
passato aveva
dimostrato maggior
attenzione al problema e
maggior lungimiranza
rispetto ad altri gruppi
che detenevano il potere
e hanno dormito sugli
allori.
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