di Giorgio Ghiringhelli
 

IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Losone: tutto sui rifiuti

Giorgio Ghiringhelli
Via Ubrio 62
6616 Losone
Losone, 12 marzo 2007
  Lodevole
Municipio di Losone

                                                   

 E ora… avanti senza indugi verso la tassa sul sacco !

Lodevole Municipio,

qualche giorno prima della votazione sulla tassa sul peso avevo pubblicamente preannunciato che se questa tassa fosse stata affossata avrei lanciato “entro cinque giorni” un’iniziativa popolare a favore dell’introduzione di una tassa sul sacco. Per coerenza e per rispetto degli elettori che, magari anche a seguito di questa rassicurante promessa, hanno appoggiato il referendum in votazione, l’iniziativa sarà dunque lanciata il 16 marzo. In tal modo potremo fra l’altro cogliere l’irripetibile occasione di raccogliere magari tutte le 800 firme di cui avremo bisogno in occasione delle elezioni cantonali del 1. aprile, quando davanti alla bancarella che sistemeremo fuori dal locale di voto passeranno almeno 2'000 losonesi ( il voto per corrispondenza non c’è ancora per le elezioni) : e questo è un altro motivo pratico-organizzativo  per cui sarebbe per noi sconsigliabile rinviare il lancio dell’iniziativa.

 Un’iniziativa per evitare eventuali “furbate”

Perché abbiamo deciso di seguire questa via ? Semplicemente a titolo cautelativo, per evitare che il Municipio,  pur di non darla vinta ai referendisti sulla tassa sul sacco , abbia qualche tentazione di  avventurarsi a cercare nuove fantasiose soluzioni (spendendo altri soldi in altri costosi progetti) contro le quali ci troveremmo poi nuovamente costretti a lanciare un altro referendum, con altre perdite di tempo e altro spargimento di veleni.

Vogliamo insomma mostrare che siamo capaci anche a costruire e non solo a “distruggere”, portando avanti con coerenza e determinazione – forti anche della legittimazione popolare che la votazione ci ha conferito - quella tassa sul sacco che fra l’altro già avevamo proposto assieme alla Sinistra e a un PPD nel 1998 in Consiglio comunale.

Abbiamo fondati motivi per ritenere che il Municipio potrebbe essere tentato di fare qualche “furbata”, come ad esempio potrebbe essere quella di introdurre sì una tassa sul sacco obbligando però i losonesi a portare poi questi sacchi a qualche contenitore o pressocontenitore situato a centinaia di metri di distanza dalle loro case. Difatti già il 12 ottobre scorso, commentando sul Giornale del Popolo la riuscita del referendum, il capodicastero dell’Ambiente, Alberto Colombi, aveva dichiarato  “se non dovesse passare il sistema a peso, il Municipio sicuramente proporrà qualcosa di alternativo che, a mio modo di vedere, non sarà la semplice tassa sul sacco”. E ancora sull’edizione odierna de “La Regione”  lo stesso Colombi ribadisce che “oltre alla tassa sul sacco ci sono diverse opzioni”. Parole non certo tranquillizzanti per noi.

L’ideale sarebbe che il Municipio, uscito perdente dalla consultazione popolare, faccia un bagno di umiltà , riconosca i promotori del referendum come interpreti e interlocutori di una maggioranza popolare sul problema dei rifiuti e  sposi senza ulteriori remore e al 100 % il testo della domanda di iniziativa che sta per partire, dichiarandolo pubblicamente e senza giri di parole . Qualora ciò accadesse entro mercoledì, l’iniziativa non sarà lanciata. Se però il Municipio volesse prendersi qualche giorno in più per riflettere sul da farsi, ricordo comunque  che, anche  a iniziativa già lanciata,  essa potrebbe essere ritirata in qualsiasi momento dai suoi promotori se si presentassero i presupposti per farlo.

Seppellire l’ascia di guerra collaborando con i vincitori della votazione

Sui giornali di oggi ho pure letto alcune esternazioni del sindaco, preoccupato del fatto che se l’iniziativa dovesse poi essere bocciata in votazione popolare “ci troveremmo con le mani legate, senza più alternative”. Il rischio c’è, come pure – senza precise garanzie -  c’è il rischio che a non lanciare l’iniziativa il Municipio ne approfitti per inventare altre fantasiose soluzioni e per lasciar trascorrere altri mesi inutilmente. Ma tale rischio potrebbe essere praticamente nullo se le autorità comunali (Municipio e Consiglio comunali) si rendessero conto che ora sarebbe meglio seppellire l’ascia di guerra e appoggiare l’iniziativa sulla  tassa sul sacco  anziché osteggiarla e rischiare di rimanere con un pugno di mosche in mano. Tocca quindi a chi ha perso la votazione popolare fare un passo indietro e riconoscere che i referendisti avevano interpretato meglio di loro gli umori del popolo.

Del resto va poi ricordato che qualora l’iniziativa riuscisse non ci sarebbe alcuna votazione popolare se poi il Consiglio comunale l’approvasse (era già successo tre anni fa con l’iniziativa “Meno rumori e più qualità di vita”). Il Consiglio comunale potrebbe pure contrapporre all’iniziativa un controprogetto, e in tal caso i losonesi sarebbero chiamati a votare su due proposte. Quindi le esternazioni così lapidarie del sindaco mi sono sembrate un tantino inopportune (siamo già in campagna anti-iniziativa ?).

Proprio per le ragioni sopra descritte e proprio per trovare in tempi rapidi una soluzione facilmente attuabile, io mi auguro che qualora venisse confermato il lancio dell’iniziativa anche il Municipio e gli altri gruppi politici (che ci leggono in copia e che invito a prendere posizione a favore dell’iniziativa ) possano contribuire – nell’interesse di tutti – alla sua riuscita e possano   sottoscriverla  : tanto, come detto, il Consiglio comunale avrà ancora modo di occuparsene.

Una soluzione economica e semplice in tempi rapidi

Cosa succederà qualora l’iniziativa dovesse riuscire ?  Succederà che nel giro di due mesi avremo una soluzione confezionata e già pronta per l’uso. Entro l’estate il Consiglio comunale sarebbe chiamato ad esaminarla e, in caso di approvazione, entro l’inizio dell’autunno il Municipio potrebbe presentare un nuovo regolamento sui rifiuti che tenga conto delle richieste dell’iniziativa. Il discorso sul potenziamento dei centri per la raccolta dei rifiuti separabili (che potrebbe essere fatto gradualmente)  dovrebbe essere portato avanti parallelamente, in modo da essere pronti, verso l’inizio dell’anno prossimo, a partire con la tassa sul sacco. Dopo un periodo sperimentale di due anni il Municipio potrà, se lo riterrà necessario e opportuno, apportare qualche correttivo, ad esempio proponendo l’introduzione  di quei contenitori personali che erano già stati ventilati in un precedente studio. Ora l’importante è di scegliere la soluzione più semplice , più economica e più facilmente realizzabile, in modo da poterla introdurre il più velocemente possibile.

 

    Distinti saluti             Giorgio Ghiringhelli

 

 

Allegato :  la proposta dell’iniziativa

 Cpc : - ai consiglieri comunali

          - alla stampa


 
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