Losone, 1.9.2009
Chi giudicherà
la Libia
per la presa di
ostaggi ?
La
cosa che mi disturba di
più nell’accordo
stipulato fra la
Svizzera e la Libia è
che si è deciso di
istituire un apposito
tribunale arbitrale
internazionale
incaricato di esaminare
se l’arresto del figlio
e della nuora di
Gheddafi era stato
illecito o
sproporzionato, ma non
si è incaricato lo
stesso tribunale (o
eventualmente un altro)
di verificare se il
“trattenimento” per
ripicca di due uomini
d’affari svizzeri in
Libia sia stato o meno
legale. Se non altro il
figlio di Gheddafi dopo
un paio di giorni di
arresto e il pagamento
di una cauzione aveva
potuto tornare il Libia,
mentre che i due
cittadini svizzeri sono
bloccati in Libia da
ormai più di un anno !
Questo è un vero e
proprio sequestro di
persona che in qualsiasi
Paese civile sarebbe
stato penalmente
perseguibile.
La
Libia, Paese membro
dell’ONU,
era
libera di fare tutte le
ritorsioni che voleva
contro la Svizzera, ma
non di prendersi degli
ostaggi, perché in
questo modo ha commesso
un crimine e – anche
ammesso che avesse avuto
qualche ragione -
si
è messa dalla parte del
torto . La Svizzera ,
anziché condurre
trattative sottobanco
per la liberazione degli
ostaggi, avrebbe dovuto
reagire subito
denunciando
ufficialmente e
pubblicamente
la
Libia al Consiglio di
sicurezza dell’ONU, o
alla corte
internazionale dell’Aja
o a qualsiasi altro
tribunale competente in
materia, e chiedendo un
embargo economico
internazionale contro
quel Paese fino alla
liberazione degli
ostaggi. E se questi
organismi
avessero ignorato tale
richiesta di aiuto,
allora sarebbe stato
come ammettere che il
far ricorso a degli
ostaggi per risolvere
dei “diverbi” fra gli
Stati è cosa
ammissibile, e di
conseguenza anche la
Svizzera avrebbe potuto
adeguarsi e fare
altrettanto...Comunque
la Svizzera non avrebbe
mai dovuto consentire
che si mettesse sotto
esame l’operato della
polizia ginevrina senza
al contempo pretendere
che si mettesse sotto
esame anche l’operato
barbaro e di stampo
medioevale delle
autorità libiche.
C’è chi ha approfittato
di questa vicenda per
ribadire che se il
nostro Paese fosse stato
membro dell’Unione
europea non sarebbe
stato così isolato come
di fatto è successo. Ah
sì ? Anche i paladini
dell’ingresso della
Svizzera nell’ONU
usavano le stesse
motivazioni per
giustificare la
necessità di aderire a
questo organismo e
abbiamo visto in questa
circostanza a cosa è
servito :
non solo l’ONU non ha
mosso un dito per
liberare gli ostaggi
svizzeri ma ha invitato
Gheddafi a tenere un
discorso dopo Obama alla
prossima assemblea
generale dell’ONU che si
svolgerà il 23 settembre
a New York, dove una
trentina di anni fa
avrebbe
dovuto atterrare l’aereo
con 189 americani fatto
esplodere a Lockerbie
dai servizi segreti
libici (certamente
all’insaputa di
Gheddafi...). E proprio
in questi giorni la
Scozia ha liberato “per
motivi umanitari”
l’autore di quella
strage condannato 8 anni
fa all’ergastolo... E
proprio da diversi mesi
diversi Paesi membri
dell’UE corteggiano il
dittatore libico per
avere il suo petrolio.
Figuriamoci se l’UE
avrebbe mai fatto la
voce grossa con Gheddafi
solo per liberare i due
ostaggi svizzeri !
Concludo queste mie
riflessioni con un
appello : c’è qualche
esperto di diritto
internazionale che possa
illustrare su questo
giornale a quali
organismi potrebbe
ancora rivolgersi oggi
la Svizzera, o un
qualunque cittadino
svizzero, per mettere
sotto inchiesta
l’operato della Libia
nella presa degli
ostaggi (anche se gli
stessi dovessero essere
liberati nei prossimi
giorni) ? E, se ci fosse
una possibilità in tal
senso, c’è qualche
avvocato interessato ad
assumere un simile
mandato ?
Giorgio Ghiringhelli
, Losone
|