di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Losone, 1.9.2009

Chi giudicherà la Libia per la presa di ostaggi ?  

La cosa che mi disturba di più nell’accordo stipulato fra la Svizzera e la Libia è che si è deciso di istituire un apposito tribunale arbitrale internazionale incaricato di esaminare se l’arresto del figlio e della nuora di Gheddafi era stato illecito o sproporzionato, ma non si è incaricato lo stesso tribunale (o eventualmente un altro) di verificare se il “trattenimento” per ripicca di due uomini d’affari svizzeri in Libia sia stato o meno legale. Se non altro il figlio di Gheddafi dopo un paio di giorni di arresto e il pagamento di una cauzione aveva potuto tornare il Libia, mentre che i due cittadini svizzeri sono bloccati in Libia da ormai più di un anno ! Questo è un vero e proprio sequestro di persona che in qualsiasi  Paese civile sarebbe stato penalmente perseguibile.

 

La Libia, Paese membro dell’ONU,  era libera di fare tutte le ritorsioni che voleva contro la Svizzera, ma non di prendersi degli ostaggi, perché in questo modo ha commesso un crimine e – anche ammesso che avesse avuto qualche ragione -  si è messa dalla parte del torto . La Svizzera , anziché condurre trattative sottobanco per la liberazione degli ostaggi, avrebbe dovuto reagire subito denunciando ufficialmente e pubblicamente  la Libia al Consiglio di sicurezza dell’ONU, o alla corte internazionale dell’Aja o a qualsiasi altro tribunale competente in materia, e chiedendo un embargo economico  internazionale contro quel Paese fino alla liberazione degli ostaggi. E se questi organismi  avessero ignorato tale richiesta di aiuto, allora sarebbe stato come ammettere che il far ricorso a degli ostaggi per risolvere dei “diverbi” fra gli Stati è cosa ammissibile, e di conseguenza anche la Svizzera avrebbe potuto adeguarsi e fare altrettanto...Comunque la Svizzera non avrebbe mai dovuto consentire che si mettesse sotto esame l’operato della polizia ginevrina senza al contempo pretendere che si mettesse sotto esame anche l’operato barbaro e di stampo medioevale delle autorità libiche.

 

C’è chi ha approfittato di questa vicenda per ribadire che se il nostro Paese fosse stato membro dell’Unione europea non sarebbe stato così isolato come di fatto è successo. Ah sì ? Anche i paladini dell’ingresso della Svizzera nell’ONU usavano le stesse motivazioni per giustificare la necessità di aderire a questo organismo e abbiamo visto in questa circostanza a cosa è servito :  non solo l’ONU non ha mosso un dito per liberare gli ostaggi svizzeri ma ha invitato Gheddafi a tenere un discorso dopo Obama alla prossima assemblea generale dell’ONU che si svolgerà il 23 settembre a New York, dove una trentina di anni fa  avrebbe dovuto atterrare l’aereo con 189 americani fatto esplodere a Lockerbie dai servizi segreti libici (certamente all’insaputa di Gheddafi...). E proprio in questi giorni la Scozia ha liberato “per motivi umanitari” l’autore di quella strage condannato 8 anni fa all’ergastolo... E proprio da diversi mesi diversi Paesi membri dell’UE corteggiano il dittatore libico per avere il suo petrolio. Figuriamoci se l’UE avrebbe mai fatto la voce grossa con Gheddafi solo per liberare i due ostaggi svizzeri !

 

Concludo queste mie riflessioni con un appello : c’è qualche esperto di diritto internazionale che possa illustrare su questo giornale a quali organismi potrebbe ancora rivolgersi oggi la Svizzera, o un qualunque cittadino svizzero, per mettere sotto inchiesta l’operato della Libia nella presa degli ostaggi (anche se gli stessi dovessero essere liberati nei prossimi giorni) ? E, se ci fosse una possibilità in tal senso, c’è qualche avvocato interessato ad assumere un simile mandato ?

 

                                     Giorgio Ghiringhelli , Losone


 
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