di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

                                                               



                                                                                          Losone, 19 aprile 2011

 

Moltiplicatore e referendabilità : esito scontato ?

 

 

Negli scorsi mesi il TRAM, accogliendo un ricorso del sottoscritto, aveva sancito la parziale incostituzionalità dell’articolo della Legge organica comunale in vigore da oltre 150 anni e secondo cui la competenza di stabilire il moltiplicatore d’imposta è dei Municipi e non dei Consigli comunali. Per correre ai ripari il Governo ha posto in consultazione fra i Municipi una modifica dell’attuale legge che prevede di passare tale competenza in futuro ai Legislativi comunali, come del resto già avviene nel resto della Svizzera.

 

Nell’edizione di sabato scorso de La Regione il sindaco di Locarno, Carla Speziali , ha in un certo senso minimizzato il merito del  ricorso, scrivendo che l’esito della sentenza del TRAM era ampiamente scontato dal momento che in base all’art. 127 capoverso 3 della vigente Costituzione federale le decisioni riguardanti i presupposti fondamentali della legislazione fiscale sono di esclusiva competenza del potere legislativo a livello federale, cantonale e comunale. Ah si ? Ma allora se la materia era così evidente e se l’esito era così scontato perché nell’ultimo secolo e mezzo – con tutti gli avvocati che abbiamo avuto in Ticino, nei Municipi, in Gran Consiglio e in Consiglio di Stato  – nessuno abbia pensato di far ricorso contro l’attuale norma incostituzionale ? Perché il CdS ed i suoi esperti giuristi avevano respinto il mio ricorso presentato nel 2007 ? Perché nei tre anni dalla presentazione del ricorso alla sentenza del TRAM, nessuno ha scritto che l’esito del ricorso era scontato ?

 

La signora Speziali ha poi giustamente sottolineato l’urgenza di modificare l’attuale norma incostituzionale prima della fine dell’anno, in modo da consentire ai Comuni di decidere in tempo utile il moltiplicatore d’imposta per il 2011. Nella lettera del sindaco di Locarno mancava però qualsiasi accenno alla nuova spinosa questione che si sta ponendo con questa modifica. Fino a quando a decidere il moltiplicatore d’imposta era il Municipio, non era possibile per i cittadini contestare tale decisione con un referendum, perché le decisioni municipali non sono referendabili. Il passaggio della competenza decisionale dal Municipio al Consiglio comunale , le cui decisioni sono in genere referendabili, avrebbe dunque permesso di garantire un miglior controllo democratico in materia fiscale come già avviene sia a livello cantonale e sia a livello federale.  Ma il vecchio Governo, chissà perché, aveva proposto senza motivazioni di non concedere la referendabilità in materia di moltiplicatore d’imposta. Al che negli scorsi giorni avevo scritto a tutti i Municipi del Cantone invitandoli a non appoggiare questa proposta antidemocratica e avvertendo che se la stessa fosse stata approvata dal Gran Consiglio mi sarei riservato di presentare un ricorso al Tribunale federale (con tutti i ritardi che ciò comporterà) ed eventualmente di lanciare in un secondo tempo un’iniziativa popolare per modificare nuovamente la contestata norma di legge.

 

Ahinoi, le prime reazioni non lasciano ben sperare in una soluzione “indolore” che tenga conto dei diritti del Popolo. Il Municipio di Lugano, ad esempio, mi ha risposto con fare stizzito di ritenersi abbastanza competente per decidere autonomamente su questo delicato argomento, senza bisogno dei miei suggerimenti. Ma allora – gli ho risposto – se è così competente perché non ci ha pensato lui a denunciare l’incostituzionalità dell’attuale norma di legge ? O perché non l’aveva fatto il suo segretario comunale quando dirigeva la Sezione degli enti locali ? Ora anche il sindaco di Locarno invita a decidere in fretta, senza nulla dire sul punto cruciale della referendabilità.

 

Qualora dovessi vincere anche questo ricorso, o magari la successiva iniziativa popolare, mi seccherebbe leggere poi su qualche giornale che l’esito era ampiamente scontato. Se l’esito appare scontato allora lo si dica subito, e non quando i buoi sono ormai fuori dalla stalla,  e si agisca di conseguenza e nel rispetto dei diritti costituzionali e dei diritti del Popolo, in modo da evitare altre lungaggini evitabili e altre figuracce.

 

                                                 Giorgio Ghiringhelli (Il Guastafeste)