di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

                                                                                                      


                                                                                                      Losone, 12 settembre 2011

 

 

                                                                        

I  partitini sono un arricchimento per la democrazia ?  Dipende...

 

 

 

A ogni elezione cantonale o federale rimango sconcertato di fronte alla presenza di  piccole liste elettorali sbucate fuori dal nulla, magari con candidati “riciclati” che alle elezioni precedenti erano in lizza per altri partitini o movimenti estemporanei nel frattempo spariti dalla scena o di cui più nessuno aveva sentito parlare. 

 

Quando tredici anni fa avevo  fondato il mio movimento Il Guastafeste ero dell’idea che la presenza di queste liste fosse una sana reazione  contro l’egemonia dei partiti tradizionali, e fosse un segno di vivacità della democrazia. Ma con il passare degli anni, e con l’esperienza maturata in svariati appuntamenti elettorali, mi sono ricreduto. E non dico questo solo ora perché ormai mi sono ritirato dalle competizioni elettorali.

 

Già cinque anni fa, alla vigilia delle elezioni cantonali del 2007, scottato da alcune esperienze negative, avevo inviato ai giornali una lettera in cui invitavo i nuovi partitini , che in vista delle elezioni stavano moltiplicandosi come funghi,  a stare alla larga dal Guastafeste e a non sottopormi richieste di alleanze. Motivo ?  Non volevo sprecare tempo e energie in discussioni su statuti, programmi, accordi, regolamenti e così via con formazioni politiche nate solo a scopi elettorali e immancabilmente destinate a sparire subito dopo le elezioni, e che soprattutto non avevano ancora fatto alcuna battaglia concreta, limitandosi a far politica a suon di comunicati e di bla bla.  “Semmai – avevo scritto in quella lettera – se vi decideste a rimboccarvi  le maniche per qualche cosa di più faticoso ma concreto ( ad esempio il lancio di un'iniziativa popolare cantonale, ma dopo le elezioni… ) , potrete sempre contattarci e chiedere il nostro aiuto  :  se non già impegnati su altri fronti , e se d’accordo sul tema, ve lo daremo volentieri” . Inutile dire che passate le elezioni nessuno di quei partitini ci contattò per qualche battaglia concreta, anche perché nel frattempo si erano già dissolti ed i loro fondatori erano già con la mente alle elezioni successive.

 

 In fatto di partecipazioni a sfide elettorali anch’io non scherzo.  Con il mio movimento politico mi ero difatti candidato all’elezione del 1999 per il Consiglio nazionale, a quelle del 1999, 2003 e 2007 per il Gran Consiglio ( e nel 2007 pure per il Consiglio di Stato) e inoltre a quelle del 2001, 2005 e 2008 per il Municipio ed Consiglio comunale di Losone . Qualcuno a questo punto si chiederà perché io ora critichi i partitini dopo aver fatto come loro. Eh no, ragazzi, c’è una bella differenza. Anzi ce n’è più di una.

 

In primo luogo va ricordato che  per tutte le elezioni summenzionate mi son sempre presentato sotto la stessa bandiera del Guastafeste, con una coerenza e una dimostrazione di serietà che per quanto concerne i partitini  non  ha probabilmente analogie nella storia elettorale di questo Cantone. Per me le elezioni non erano un punto di arrivo , ma solo un mezzo per farmi conoscere, a tutto vantaggio delle mie battaglie a favore dei cittadini (in particolare quando c’era da raccoglier firme) : tant’è vero che continuo a far politica attiva pur essendomi ritirato dalle competizioni elettorali. Se il mio obiettivo principale alle elezioni cantonali fosse stato il cadreghino, sarei andato a bussare ad altre porte o avrei accettato certe proposte pervenutemi da altre liste o avrei ripetutamente modificato il nome della lista, ma non mi sarei certo ostinato a rimanere fedele al  movimento da me fondato , sapendo che le probabilità di elezione erano praticamente nulle (dato che ricevevo diverse migliaia di ininfluenti voti personali ma solo poche centinaia di voti di partito).

 

Inoltre fra un’elezione e l’altra il mio movimento  non è sparito dalla scena politica, ma è stato attivissimo ( per taluni critici anche troppo...) e si è distinto  a livello comunale, regionale  e  cantonale per le sue battaglie concrete a suon di referendum  e iniziative popolari (una decina), di ricorsi e istanze di intervento ( qualche decina, fra cui quello che di recente ha provocato la storica sentenza sui moltiplicatori d’imposta ) , di  petizioni ( una ventina, fra cui quelle che nel Locarnese han dato avvio alla storica procedura di aggregazione sulle due sponde della Maggia), di decine di mozioni e centinaia di interpellanze. Il tutto con una spesa attorno ai 100'000 franchi. Non credo vi siano molti partitini che possano dire di aver fatto anche solo un decimo di quanto ha fatto il movimento del Guastafeste , che oltretutto fra i vari partitini che  si sono presentati alle  competizioni elettorali a livello cantonale e federale è stato fra i pochissimi a presentare delle liste con successo anche a livello comunale (ottenendo un seggio in Municipio e 4 in Consiglio comunale a Losone) e che dunque  può vantare una comprovata legittimazione popolare.

 

Ecco spiegato perché negli ultimi anni mi son tenuto alla larga dai partitini-meteora , e perché non penso più che la loro presenza alle competizioni elettorali sia un arricchimento per la democrazia, bensì piuttosto una fugace passerella di illusioni e di vanità personali di nessuna utilità per gli elettori. Pronto a ricredermi il giorno in cui qualcuno di loro  resisterà per almeno  tre elezioni consecutive con la stessa denominazione e si rimboccherà le maniche fra un’elezione e l’altra per qualche battaglia concreta.  Dal canto suo il  movimento del Guastafeste, anche se si è ritirato dalla politica parlamentare e dalle competizioni elettorali, ha continuato e continuerà con la solita determinazione a far politica a favore dei cittadini , pur nei limiti dei suoi scarsi mezzi finanziari e delle sue scarse risorse umane, oltre che dell’età del suo fondatore...

 

 

 

                                                      Giorgio Ghiringhelli, fondatore del Guastafeste