Losone,
21.5.2011
Perché mi occupo dell’Islam
integralista ?
Il
curatore della
rubrica satirica
“Alti e bassi” de La
Regione non ha
gradito il successo
dell’iniziativa
antiburqa. Difatti
nell’edizione di
oggi il sottoscritto
è stato messo “in
basso” in quanto reo
di aver sollevato un
problema considerato
“oggi come oggi”
non
prioritario
(“domani
vedremo” ha
precauzionalmente e
saggiamente aggiunto
il mio critico).
Beh, visto
che l’iniziativa è
stata sottoscritta
da 11'600 cittadini
direi che sono in
buona compagnia. Del
resto anche in
Francia, all’inizio,
il burqa non
era considerato un
problema
prioritario, ma
quando il numero
delle donne che
l’indossavano era
salito a circa 2'000
(fatte le debite
proporzioni con il
numero degli
abitanti ciò
equivarrebbe per la
Svizzera a circa 250
casi : non siam poi
così lontani se si
pensa che per
ammissione
dello stesso
Consiglio
federale le donne
con il velo
integrale sarebbero
da noi almeno un
centinaio...) il
Parlamento francese
ha cambiato idea e
ha varato una legge
per vietare la
dissimulazione del
volto in pubblico.
Con
questo voglio dire
che un po’ di
lungimiranza in
politica non guasta.
Posso capire che per
chi invece di
guardare al futuro
si preoccupa dei
problemi d’attualità
le priorità in
questo momento
possono essere
altre, ma dove sta
scritto che tocchi a
me occuparmene ?
L’iniziativa
antiburqa non
impedisce di certo
ad altri cittadini e
ai partiti che
contano (quelli che
sono rappresentanti
nel Parlamento
cantonale ) di
occuparsi di altri
problemi considerati
prioritari. E se
qualcuno lancerà
delle iniziative in
tal senso sarò
felice di
sottoscriverle.
Quindi , in una vera
democrazia, tutti i
cittadini che
in un modo o
nell’altro si
impegnano per
risolvere un
problema che sta
loro a cuore
andrebbero semmai
lodati per il loro
impegno civico
anziché essere
criticati. Ma se
qualcuno preferisce
criticare è
ovviamente libero di
farlo. Purché ciò
avvenga in modo
corretto, senza
attaccare a vanvera
la persona bensì
semmai le sue idee,
e dando
all’interessato la
possibilità di
spiegare le sue
ragioni.
Invece, nella
rubrica “Alti e
bassi”,
è stato
scritto senza mezzi
termini che io avrei
lanciato
l’iniziativa
antiburqa per “farmi
pubblicità e
incassare consensi”.
Visto che anche su
qualche blog sono
stato accusato di
aver lanciato questa
iniziativa per scopi
elettoralistici,
vorrei semplicemente
ricordare a tutti i
miei “critici” che
ormai sono alla fine
della mia “carriera”
politica, avendo
dato di recente le
dimissioni dal
Consiglio comunale
di Losone ( dopo 15
anni di attività) e
avendo dichiarato di
non essere più
interessato a future
elezioni di
qualsiasi tipo.
Quindi sarei un
fesso se sprecassi
ora tempo, denaro ed
energie solo per
farmi pubblicità e
incassare consensi :
a che pro ?
La
realtà è che da anni
(vedi raccolta di
articoli su
www.ilguastafeste.ch)
denuncio i pericoli
- per
l’Occidente e per
gli stessi musulmani
laici -
che si celano
dietro la massiccia
avanzata degli
islamisti (che
considero i nuovi
fascisti) nei Paesi
europei (Svizzera
compresa), e se ho
deciso di lasciare
la politica
parlamentare è stato
anche e soprattutto
per poter dedicare
più tempo allo
studio di questo
problema che mi
appassiona molto,
e dei mezzi
per contrastarlo.
Quindi criticatemi
pure sui contenuti
delle mie denunce se
i miei timori vi
sembrano esagerati,
ma piantiamola lì
per favore di dire
falsità sulle
motivazioni che mi
spingono a occuparmi
di questi temi.
Giorgio Ghiringhelli,
Losone
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