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di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Losone, 14.1.10

 

 

Velo islamico nelle scuole : il perché di un divieto

 

 

Ho letto su Ticinonews le esternazioni del presidente della Lega dei musulmani in Ticino in merito alla mia petizione al Gran Consiglio che chiede di vietare l’uso del velo o del foulard islamico nelle scuole dell’obbligo (elementari e medie, obbligatorie fino all’eta di 15 anni). Il signor Slaheddine mi invita a informarmi meglio. Posso assicurargli che da anni mi informo su queste tematiche e raccolgo documentazione. Semmai è il signor Slaheddine  che, avversando la petizione e gridando alla discriminazione, dimostra non solo di essere anche lui un integralista che applica alla lettera quel che sta scritto nel Corano,  ma pure di non essere informato, o meglio di far finta di non essere informato ( l’arte della dissimulazione è una tattica che discende dal Corano – Sura III-29 – e che è usata dai musulmani per far credere lucciole per lanterne ai non musulmani).

 

Gli consiglio allora di leggere bene sul sito www.ilguastafeste.ch  la versione integrale della petizione (che riprende alla lettera il testo di una mozione presentata a Friburgo da una deputata socialista)  ed i testi allegati, compresi gli stralci del Rapporto Obin che su incarico del Ministero francese dell’educazione nazionale, dell’insegnamento superiore e della ricerca ha studiato nel 2004 (prima dell’introduzione del divieto di indossare il velo islamico nelle scuole) i segni e le manifestazioni di appartenenza religiosa nelle scuole francesi.

 

Da questo rapporto appare incontestabilmente non solo che il foulard o il velo islamico era in crescita anche nelle scuole primarie ma che in gran parte il loro uso era imposto dalle famiglie, dai maschi che frequentavano questi istituti o dall’entourage sociale dei quartieri in cui vivevano queste ragazzine. Altro che libera scelta delle bambine, come sostiene Slaheddine ! Dal rapporto appare inoltre che praticamente solo i membri della religione musulmana causavano problemi pretendendo di usare segni di appartenenza religiosa nelle scuole utilizzando a tal scopo l’abbigliamento ( e dunque non è una discriminazione prendersela solo con il velo islamico visto che i musulmani – non tutti per fortuna - sono gli unici a causare problemi di questo tipo e a voler marcare la loro diversità invece di integrarsi come fanno esponenti di altre religioni) .

 

E’  vero che l’Islam non prevede il velo per i bambini se non nel periodo della pubertà – come ha detto Slaheddine – ma è anche vero che l’età della pubertà coincide solitamente con la scuola media (da qui l’utilità della petizione) e che gli ambienti più fondamentalisti come quelli vicini alla potente “setta” dei Fratelli Musulmani (in Europa ma anche nei Paesi islamici : basta vedere i reportages alla TV con bambine che girano indossando il foulard islamico) impongono il velo o il foulard alle bambine per abituarle già da piccole a essere sottomesse ai maschi : già perché lo scopo dei vari veli islamici (chador, niqab, burqa ecc.) è quello di nascondere le forme femminili per non suscitare appetiti sessuali nei maschi ( ecco perché forse alcuni di loro si fanno saltare in aria per sfogarsi con le vergini del paradiso...).

 

E del resto non mi risulta che il Corano imponga di coprire i capelli, e quindi anche il semplice foulard islamico imposto in certi casi alle bambine è una forzatura maschilista che non ha nulla a che vedere con la fede ma solo con il sistema politico dell’Islam  .

 

A tal riguardo ricordo che l’articolo 2 della legge sulla scuola vigente in Ticino recita che la scuola promuove il principio della parità fra uomo e donna . Dunque i casi sono due : o il problema non esiste e prima dei 15 anni NESSUNA bambina o ragazza subisce pressioni o lavaggi del cervello per indossare il velo o il foulard islamico, e allora perché mai avversare  una petizione che chiede una cosa già data per scontata ?  

 

Oppure prima o dopo la pubertà vi sono casi in cui qualche ragazzina che vive in ambienti fondamentalisti è indotta bon gré mal gré a recarsi alle scuole elementari o alle scuole medie indossando veli o foulard non già per motivi estetici ma quale segno di appartenenza religiosa e di sottomissione all’uomo : e ciò in una scuola laica non può essere ammesso e dunque anche i musulmani non fondamentalisti (ma comincio a credere che non ve ne siano molti visto che non fanno mai sentire la loro voce, magari per paura di ritorsioni) dovrebbero appoggiare la petizione.

 

                                                                           Giorgio Ghiringhelli