Losone, 20 novembre 2013
Quel silenzio figlio
della paura (articolo scritto per il Giornale del Popolo)
Nei Paesi islamici è in
atto una vera e propria “pulizia
etnica” contro i cristiani,
uccisi e perseguitati per il
semplice fatto di non essere
musulmani. Anche se v’è chi
sostiene che questo non è il
vero Islam, la fonte di tanta
violenza sta proprio nell’Islam
, nei libri sacri di questa
religione, che se applicati alla
lettera giustificano tale
violenza .
Nell’Islam è in atto una
guerra, anche fratricida, la cui
posta in palio è il potere, la
riunione di tutti i Paesi
islamici in un Grande Califfato
retto dalle leggi del Corano. I
cristiani, che da secoli vivono
in quei Paesi, rappresentano un
ostacolo a questo progetto, e
perciò vengono uccisi o
costretti a emigrare. Temo che
dopo di loro toccherà a noi,
perché una volta realizzato il
progetto del Califfato il
prossimo obiettivo sarà
l’Europa, ora in avanzata
fase di colonizzazione islamica.
Il nostro Continente già
ospita decine di milioni di
musulmani, fra i quali un certo
numero di jihadisti pronti
a far ricorso alla violenza
quando scoccherà l’ora “X”,
e un gran numero di
fondamentalisti indottrinati
nelle moschee che in gran parte
sono gestite dalle potenti sette
fondamentaliste ( salafiti e
Fratelli musulmani) , le quali
hanno teso una ragnatela di
moschee, centri culturali e
associazioni miranti al
predominio sulla comunità
islamica in vista del passaggio
alla fase successiva, quella
della conquista dell’Europa.
V’è chi sostiene che la
maggioranza dei credenti in
Allah sono persone pacifiche.
Sarà anche vero, ma in questo
periodo storico i più violenti
stanno avendo il sopravvento
sui moderati, e non solo perché
dispongono di maggiori mezzi
forniti dagli sceicchi
dell’Arabia Saudita e del Qatar,
ma perché il loro disprezzo
della morte, il loro fanatismo,
la loro disponibilità al
martirio in nome di Allah, fanno
paura a tutti.
La stessa paura che 80 fa
indusse a un complice silenzio
quei bravi cristiani che nulla
fecero per opporsi alla crescita
del nazismo e del fascismo e
alla persecuzione degli ebrei.
Anche oggi chi osa protestare
contro l’islamismo, cioè la
nuova ideologia totalitaria ,
rischia la vita. Ecco perché
le masse di musulmani
“moderati” non protestano mai
contro il genocidio dei
cristiani , a parte qualche voce
isolata. Un po’ per paura, un
po’ per vigliaccheria, un po’
per opportunismo e un po’ perché
forse non sono poi così
moderati…
Giorgio Ghiringhelli |