di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Giorgio Ghiringhelli
Via Ubrio 62
6616 Losone 





Losone,  8 dicembre 2009


Onorando
Consiglio comunale 
di Losone
                                                                     
Un Regolamento per “legare” i contributi umanitari del Comune al gettito fiscale e per rimanere solidali pur risparmiando 

Propongo che venga allestito un Regolamento che disciplini l’impegno finanziario del Comune a favore di contributi umanitari riservando a tale scopo come massimo lo 0,15 % dell’ultimo gettito fiscale noto (pari a circa 20’000 franchi all’anno), da aggiungere a eventuali aiuti provenienti da terzi. 

Motivazioni 

Dal 2004, quando il moltiplicatore d’imposta del nostro Comune era al 70% e le casse comunali scoppiavano di salute, il nostro Comune versa annualmente un contributo di 30'000 franchi all’anno a favore di opere umanitarie in Etiopia, Sri Lanka e Senegal. 

Una tradizione che è sempre stata accettata tacitamente dal Legislativo al momento di approvare i conti consuntivi del Comune. Ma per il 2010 il Municipio ha già comunicato di non voler riproporre questa consuetudine.  

In questi ultimi anni la situazione finanziaria di Losone è andata  degradandosi a tal punto da rimettere in discussione certi aiuti sociali ai più bisognosi e a tal punto che per chiudere i conti preventivi per il 2010 senza deficit occorrerebbe applicare un moltiplicatore d’imposta del 95% pur tagliando l’aiuto complementare comunale. A questo punto è giusto che chi è stato chiamato dal Popolo per amministrare i soldi versati dai contribuenti si chieda se non sia il caso di diminuire la partecipazione finanziaria del Comune agli aiuti umanitari e se non sia più corretto favorire semmai il coinvolgimento dei privati in tal senso.  

Proprio negli scorsi giorni le cronache  sul Consiglio comunale di Minusio hanno riferito che, su proposta di un consigliere dell’USI (Unione socialista), il Legislativo di quel Comune ha deciso di codificare tramite un Regolamento il proprio impegno a favore delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo  stabilendo cifre e criteri di tale aiuto e riservando a tale scopo lo 0,1% del gettito fiscale ( che per Minusio corrisponde a circa 16'000 fr.). Il titolo di quella cronaca apparso sul Corriere del Ticino del 12 novembre  era “Minusio sarà solidale”. 

Ora, se è  vero che Minusio – Comune con una situazione finanziaria  assai più rosea rispetto a quella di Losone – è solidale perché verserà lo 0,1% del proprio gettito fiscale a favore di aiuti umanitari, a maggior ragione lo sarebbe Losone ( pur diminuendo il suo contributo rispetto a quanto avvenuto finora) se versasse a tal scopo fino a un massimo dello 0,15% del proprio gettito (pari a circa 20'000 franchi) . Il vantaggio di fissare una percentuale in base al gettito fiscale è che il contributo salirà o diminuirà a dipendenza degli introiti finanziari del Comune. 

Il Municipio potrebbe poi ogni anno invitare i losonesi a versare dei contributi spontanei su un conto comunale che, congiuntamente al contributo comunale,  potrebbe far lievitare la cifra a disposizione per gli aiuti umanitari anche oltre i 30'000 franchi utilizzati finora annualmente a tal scopo .  

Il regolamento dovrà precisare se la scelta di destinare tale importo  a favore di un Paese piuttosto che un altro o a favore di un’opera piuttosto che un’altra spetterà al Municipio o al Legislativo . 

Collegiali saluti                


Giorgio Ghiringhelli 

 

 
Return To Top