di Giorgio Ghiringhelli
 

IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

 Losone, 23 ottobre 2006

Rifiuti a Losone e “mal di pancia” del PLR

Decisamente alla sezione del PLR di Losone sono rimaste sullo stomaco le 1'268 firme ( pari a un terzo dei cittadini con diritto di voto !) raccolte dai referendisti contro la tassa sul peso dei rifiuti progettata dal capogruppo del PLR in Consiglio comunale, ing. Francesco Allievi, e portata caparbiamente avanti “in primis”  dal capodicastero dell’ambiente, ing. Alberto Colombi (pure PLR).  In un velenoso comunicato che tradisce molto nervosismo e che è infarcito di insulti e di offese miranti a demonizzare e screditare il sottoscritto, al quale non si perdona di aver voluto dar  voce al popolo su una questione che lo toccava da vicinissimo, il PLR mi accusa di aver fatto disinformazione e preannuncia che verranno organizzate delle serate informative in cui verranno date informazioni “chiare, complete e soprattutto corrette”. Evidentemente gli autori di questo comunicato devono avere poca considerazione nelle capacità di giudizio dei 1'268 firmatari (molti dei quali “targati” PLR…) se pensano che essi siano così ingenui e creduloni da aver sottoscritto il referendum – contro il quale si erano schierati tutti i partiti - solo  perché abbagliati dalla mia “disinformazione” e dalla mia “demagogia”.  La realtà è che questi cittadini hanno capito benissimo quel che la classe politica losonese ha cercato di nasconder loro. Probabilmente ho fatto un favore al PLR e agli altri partiti lanciando un referendum, perché se mi fossi limitato a votare contro il progetto lasciando che lo stesso entrasse in vigore, la rabbia tardiva dei cittadini – una volta messi di fronte  alla scomoda realtà del nuovo sistema – li avrebbe investiti alla prossime elezioni comunali. Vorrei ricordare che nell’aprile scorso avevo chiesto al Municipio di organizzare una serata informativa per tastare il polso ai losonesi prima che venisse adottato il nuovo sistema basato sul peso, e il Municipio mi rispose che avrebbe sì fatto informazione ma solo dopo l’approvazione del progetto da parte del Consiglio comunale…Vorrei pure ricordare che una dozzina di giorni prima della decisione del Consiglio comunale trasmisi a tutti i municipali e a tutti i consiglieri comunali la bozza del volantino informativo allestito per il referendum, invitando tutti a segnalare entro il giorno prima della seduta “errori grossolani o falsità o imperdonabili lacune” che avrebbero potuto fuorviare i cittadini o innescare polemiche durante la raccolta delle firme. Solo un consigliere comunale della Sinistra mosse un’obiezione, di cui tenni conto. Dagli altri giunsero solo strumentali  accuse di disinformazione a tempo ormai scaduto . Mi si accusa di aver “giocato sporco” inviando una lettera “farcita di fandonie e di offese” agli anziani : con quella lettera – nella quale ho riportato né più né meno alcuni concetti già espressi nel volantino informativo - ho semplicemente voluto mettere in guardia i cittadini più anziani (cioè quelli più toccati dalla scomodità del nuovo sistema) su un progetto che avrebbe potuto causar loro delle difficoltà, e che la classe politica losonese stava cercando di introdurre alla chetichella, senza la dovuta e tempestiva informazione. Per quanto riguarda le contestazioni sui costi globali del sistema a peso esposti nel volantino informativo  , ribadisco che quelle cifre  sono state estratte dal messaggio municipale che accompagnava il progetto definitivo votato dal Consiglio comunale . Se il popolo dovesse affossare in votazione la tassa sul peso è chiaro – e nessuno ha mai detto il contrario - che provvisoriamente (almeno per  il 2007) rimarrà in vigore l’iniquo sistema di tassazione attuale, in attesa che i politici presentino un’altra soluzione. Ma agli smemorati del PLR vorrei ricordare che se l’iniquo sistema attuale è ancora in vigore, la colpa è di quei partiti (fra cui il PLR) che nel 2001 accolsero sì una mozione della Sinistra che chiedeva di introdurre una tassa sul sacco, ma in pratica ne bloccarono l’attuazione con l’aggiunta di una clausola (relatore di quel rapporto fu proprio l’allora consigliere comunale Alberto Colombi, del PLR…) in base alla quale prima di passare alla nuova tassazione si doveva attendere che fosse introdotta a livello regionale . E come mai adesso questo principio non vale più ?

 

                                      Giorgio Ghiringhelli, coordinatore del Guastafeste


 
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