di Giorgio Ghiringhelli
IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Losone: tutto sui rifiuti

Losone, 18 ottobre 2006

 

“Metti nel sacco…la tassa sul peso”

Il referendum lanciato dal  Guastafeste contro il nuovo sistema di tassazione dei rifiuti in base al loro peso approvato dalla quasi totalità del Consiglio comunale lo scorso 18 ottobre, è riuscito alla grande, polverizzando ogni precedente record a Losone. In un mese i referendisti hanno raccolto ben 1’268 firme  , pari a circa il 32% dei cittadini con diritto di voto ( il precedente record era stato fissato nel 2001 con le 1'049 firme raccolte in occasione del referendum contro il milione che il Comune voleva regalare al Patriziato per il golf). Praticamente un cittadino su tre ha firmato il referendum.

 

In dieci anni di attività politica durante i quali ho lanciato o ho appoggiato in qualità di copromotore una dozzina di referendum o iniziative popolari o petizioni a livello comunale, cantonale e federale, non mi era mai successo di trovar firme così facilmente. E’ pur vero che il referendum ( al quale ho dedicato almeno 70 ore di lavoro e la cui organizzazione è costata  un migliaio di franchi)  era stato preparato con meticolosità, ma poi, una volta lanciata la raccolta delle firme, i losonesi hanno praticamente fatto tutto da soli agevolando notevolmente il nostro compito.

 

Il fatto che una simile “vendemmia” di firme sia avvenuta malgrado avessimo contro tutti gli altri partiti di Losone nonché il Municipio (perfino il nostro municipale) e 32 consiglieri comunali su 34, accresce ancor più lo stupore per questo incredibile successo e dovrà essere materia di riflessione per la classe politica di Losone, che ha cercato di imporre ai propri cittadini un sistema unico in Ticino di raccolta dei rifiuti e relativa tassazione basata sul loro peso,  senza prima preoccuparsi di verificare  con un sondaggio o con una serata informativa ( come avevo  proposto già nell’aprile scorso con un’interpellanza)  se tale sistema fosse gradito alla popolazione.

 

Le firme , riportate su 381 liste del peso complessivo di 1,910 kg, sono state consegnate alla Cancelleria comunale il 18 ottobre,  rinchiuse in un sacco dei rifiuti da 110 litri e all’insegna dello slogan “Metti nel sacco…la tassa sul peso”. E’ noto infatti che il Guastafeste è da anni favorevole a una tassa sul sacco, e se i cittadini in votazione popolare bocceranno la tassa sul peso, ci batteremo ( se del caso lanciando anche un’iniziativa popolare) per introdurre una tassa sul sacco. Da notare che almeno 550  dei firmatari hanno più di 60 anni, a dimostrazione del fatto che il nuovo  sistema di raccolta che i partiti volevano far passare come più sociale e vantaggioso per gli anziani è stato osteggiato da cittadini di tutte le fasce d’età ma in particolare proprio dai più anziani, i quali l’hanno trovato decisamente penalizzante e scomodo per le loro esigenze, dato che molti di loro avrebbero dovuto dipendere maggiormente dall’aiuto dei vicini di casa e dei parenti.

 

Ormai è evidente che la votazione popolare su questo argomento sarà solo una pura formalità e che il nuovo concetto dei rifiuti basato sulla tassazione in base al  peso sarà spazzato via a furor di popolo con almeno il 70% dei voti. Dato che  su questo tema si voterà verosimilmente solo fra qualche mese,  v’è da sperare che il Municipio non perda tempo in questi mesi per ideare a spese dei contribuenti costose e ormai inutili e tardive  campagne propagandistiche a favore della tassa sul peso, ma utilizzi semmai questo tempo per allestire con una certa urgenza una proposta di tassazione dei rifiuti basata sul loro volume ( la famosa tassa sul sacco ormai introdotta e ben sperimentata in una cinquantina di Comuni ticinesi) . Da quel che ho potuto constatare durante la raccolta delle firme, la mia impressione è che una tassa sul sacco sarebbe ben gradita da una nutrita maggioranza di abitanti, e se anche gli altri partiti si dessero la pena di tastare il polso alla popolazione, se ne accorgerebbero anche loro.

 

Ora il Municipio, in base all’art. 75 della LOC, avrà un mese di tempo per esaminare se la domanda è regolare e ricevibile e per pubblicate la sua decisione all’albo comunale. Riconosciuta la regolarità e la ricevibilità del referendum il Municipio potrà sottoporre la questione al popolo “non prima di un  mese, né più tardi di quattro mesi dalla pubblicazione all’albo”. A nostro modo di vedere, onde evitare costi inutili, sarebbe opportuno far coincidere la votazione popolare con un’altra votazione, ad esempio quella federale in programma per l’11 marzo (i termini di legge sarebbero rispettati).

 

 

                                                                                              Giorgio Ghiringhelli


 
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