Losone, 13 marzo 2008
Tassa sul sacco :
suicidio politico ?
Sull’edizione online del
Mattino della domenica
la notizia della
decisione del Consiglio
comunale di Losone di
approvare l’iniziativa
del Guastafeste che
chiedeva l’introduzione
di una tassa sul sacco è
stata definita un
“suicidio politico”. Per
l’autore del commento la
tassa sul sacco è “un
altro balzello sulla
testa dei losonesi”.
Nulla di più falso ! In
quei Comuni (ad
eccezione dunque di
Lugano) in cui una tassa
sui rifiuti esiste già,
ed è anche assai salata,
il passaggio a una tassa
di tipo causale come
quella sul sacco non
costituisce un balzello
in più bensì semmai uno
in meno. Mi spiego
meglio. A Losone la
raccolta e
l’eliminazione dei
rifiuti costa
all’incirca 1 milione e
mezzo di franchi
all’anno, cioè
mediamente 240 franchi
per abitante, neonati
compresi. Secondo le
previsioni degli
esperti, l’introduzione
di una tassa di
tipo causale ( come
quella sul sacco ma
anche come quella sul
peso) , dovrebbe far
diminuire i quantitativi
di rifiuti solidi urbani
di almeno il 35%, con un
risparmio sui costi di
raccolta e su quelli di
smaltimento che dovrebbe
aggirarsi attorno ai
250'000/300’000 franchi.
Quindi è evidente che
tale risparmio si
ripercuoterà
favorevolmente anche
sulle tasche di tutti i
contribuenti. Sempre a
Losone ogni economia
domestica paga
attualmente una tassa
sui rifiuti di 204
franchi all’anno (Iva
compresa), e ciò
indipendentemente dal
numero di persone che ne
fanno parte. Un sistema
che penalizza chi si dà
la pena di riciclare i
rifiuti, nonché i
“singles” , le coppie e
le famiglie meno
numerose. Quando
la tassa sul sacco
entrerà in funzione,
l’attuale balzello verrà
eliminato e sostituito
da una tassa base che
servirà a coprire i
costi di eliminazione
dei rifiuti riciclabili
e che verosimilmente
ammonterà a 10 franchi
all’anno per ogni membro
della famiglia, e da una
tassa che servirà a
coprire i costi di
raccolta e di
smaltimento dei rifiuti
solidi urbani (cioè il
sacco “nero”) e
che verosimilmente si
aggirerà attorno a 1,50
franchi per ogni sacco
da 35 litri.
Quindi una persona sola
che, riciclando tutto
quanto è possibile
riciclare, consuma ad
esempio 35 sacchi in un
anno, pagherà in tutto
una sessantina di
franchi contro gli
attuali 204, mentre che
una famiglia di 4
persone che consuma ad
esempio 90 sacchi in un
anno pagherà in tutto
circa 175 franchi. Solo
le famiglie molto
numerose o coloro che
non riciclano i rifiuti
potrebbero pagare
qualcosa in più rispetto
ad ora, ma ciò come
logica conseguenza della
legge sull’ambiente
che impone ai Comuni di
applicare il principio
“chi più consuma più
paga” : una legge che
ha dunque un obiettivo
di tipo ambientale e non
sociale (per le famiglie
in difficoltà vi sono
altri strumenti
di aiuto). A Losone,
poi, giova
sottolinearlo,
l’iniziativa lanciata
dal Guastafeste chiedeva
di introdurre
agevolazioni finanziarie
per le famiglie con
bambini in età da
pannolini, le quali, in
base al regolamento
approvato dal Consiglio
comunale, riceveranno
gratuitamente ogni anno
50 sacchetti da 17 litri
per ogni bambino fino a
2 anni di età. Quindi il
Mattino della domenica
continui pure a fare la
sua crociata contro la
tassa sul peso a Lugano,
ma prima di sparare
sentenze su faccende
losonesi che non
conosce, si informi
meglio. I losonesi
avranno modo fra
qualche mese di
verificare conti alla
mano chi ha ragione . E
se avrò torto io sono
pronto a pagarne di
persona, dimissionando e
lasciando il campo
libero a quei partiti
che senza il Guastafeste
avrebbero già imposto
da un anno agli
abitanti di questo
Comune la scomoda tassa
sul peso.
Giorgio Ghiringhelli,
“papà” della tassa sul
sacco a Losone
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