di Giorgio Ghiringhelli
 

IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Losone, 13 marzo 2008

 Tassa sul sacco : suicidio politico ?

 

Sull’edizione online del Mattino della domenica la notizia della decisione del Consiglio comunale di Losone di approvare l’iniziativa del Guastafeste che chiedeva l’introduzione di una tassa sul sacco è stata definita un “suicidio politico”. Per l’autore del commento la tassa sul sacco è “un altro balzello sulla testa dei losonesi”. Nulla di più falso ! In quei Comuni (ad eccezione dunque di Lugano) in cui una tassa sui rifiuti esiste già, ed è anche assai salata, il passaggio a una tassa di tipo causale come quella sul sacco non costituisce un balzello in più bensì semmai uno in meno. Mi spiego meglio. A Losone la raccolta e l’eliminazione dei rifiuti costa all’incirca 1 milione e mezzo di franchi all’anno, cioè mediamente 240 franchi per abitante, neonati compresi. Secondo le previsioni degli esperti, l’introduzione di una tassa  di tipo causale ( come quella sul sacco ma anche come quella sul peso) , dovrebbe far diminuire i quantitativi di rifiuti solidi urbani di almeno il 35%, con un risparmio sui costi di raccolta e su quelli di smaltimento che dovrebbe aggirarsi attorno ai 250'000/300’000 franchi. Quindi è evidente che tale risparmio si ripercuoterà favorevolmente anche sulle tasche di tutti i contribuenti. Sempre a Losone ogni economia domestica paga attualmente una tassa sui rifiuti di 204 franchi all’anno (Iva compresa), e ciò indipendentemente dal numero di persone che ne fanno parte. Un sistema che penalizza chi si dà la pena di riciclare i rifiuti, nonché i “singles” , le coppie e le famiglie meno numerose.  Quando la tassa sul sacco entrerà in funzione, l’attuale balzello verrà eliminato e sostituito da una tassa base che servirà a coprire i costi di eliminazione dei rifiuti riciclabili e che verosimilmente ammonterà a 10 franchi all’anno per ogni membro della famiglia, e da una tassa che servirà a coprire i costi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (cioè il sacco “nero”)  e che verosimilmente si aggirerà attorno a 1,50 franchi per ogni sacco da 35 litri.  Quindi una persona sola che, riciclando tutto quanto è possibile riciclare, consuma ad esempio 35 sacchi in un anno, pagherà in tutto una sessantina di franchi  contro gli attuali 204, mentre che una famiglia di 4 persone che consuma ad esempio 90 sacchi in un anno pagherà in tutto circa 175 franchi. Solo le famiglie molto numerose o coloro che non riciclano i rifiuti potrebbero pagare qualcosa in più rispetto ad ora, ma ciò come logica conseguenza della legge sull’ambiente  che impone ai Comuni di applicare il principio “chi più consuma più paga”  : una legge che ha dunque un obiettivo di tipo ambientale e non sociale (per le famiglie in difficoltà vi sono  altri strumenti  di aiuto). A Losone, poi, giova sottolinearlo, l’iniziativa lanciata dal Guastafeste chiedeva di introdurre agevolazioni finanziarie per le famiglie con bambini in età da pannolini, le quali, in base al regolamento approvato dal Consiglio comunale,  riceveranno gratuitamente ogni anno 50 sacchetti da 17 litri per ogni bambino fino a 2 anni di età. Quindi il Mattino della domenica continui pure a fare la sua crociata contro  la tassa sul peso a Lugano, ma prima di sparare sentenze su faccende losonesi che non conosce,  si informi meglio. I losonesi  avranno modo fra qualche mese di verificare conti alla mano chi ha ragione . E se avrò torto io sono pronto a pagarne di persona, dimissionando e lasciando il campo libero a quei partiti che senza il Guastafeste avrebbero già imposto   da un anno agli abitanti di questo Comune la scomoda tassa sul peso.

 

        Giorgio Ghiringhelli, “papà” della tassa sul sacco a Losone


 
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