Losone, 11 aprile 2007
Cari Verdi, per
difendere l’Islam avete
perso il “gruppo” in
Parlamento…
Circa
un anno fa avevo
proposto al partito
cantonale dei Verdi di
fare una lista unica con
il Guastafeste alle
elezioni cantonali.
All’assemblea dei Verdi
svoltasi a Locarno nel
giugno del 2006 il loro
coordinatore Alessandro
Boggian espresse il
parere che una
collaborazione fra Verdi
e Guastafeste, già
sperimentata con
successo a Losone, fosse
ormai matura per fare il
salto di qualità anche a
livello cantonale e si
disse favorevole a
un’alleanza elettorale
che inizialmente era da
considerarsi tecnica ma
che aveva delle buone
basi per svilupparsi in
qualcosa di più
concreto. Poi, qualche
mese dopo Boggian mi
scrisse che le mie
posizioni critiche
verso l’islamizzazione
dell’Europa rendevano
più difficile una
possibile alleanza fra i
nostri partiti , visto
anche che fra i
candidati dei Verdi vi
era l’ex portavoce della
Comunità islamica
ticinese Hassan el Araby
. Così, per evitare
complicazioni e
discussioni inutili
all’interno dei Verdi,
ritirai la mia proposta
di alleanza elettorale
che a quel momento
sembrava già piuttosto
compromessa.. A
elezioni avvenute leggo
articoli di Sergio
Savoia (sull’ultimo
numero de “Il Diavolo”)
e di Giorgio Canonica
nei quali ci si
rincresce per il fatto
che i Verdi non abbiano
conquistato 5 seggi in
Gran Consiglio ( cosa
che avrebbe consentito
loro di fare “gruppo” e
dunque di avere dei loro
rappresentanti nelle
commissioni
parlamentari, nonché di
usufruire di un sussidio
annuale dello Stato di
55'000 franchi contro i
12'000 che incasseranno
ora), e ci si compiace
per la batosta
presa dai piccoli
partiti ( di cui però ci
si serve quando fa
comodo per raccogliere
firme per qualche
iniziativa o
referendum...). E’
proprio vero che appena
si cresce un po’ si
dimentica di essere
stati piccoli e si perde
il senso delle
proporzioni. I Verdi
sono passati in Gran
Consiglio dal 2,4% del
2003 al 3,3% di
quest’anno e parlano già
con disprezzo dei
piccoli partiti, come se
loro fossero dei
giganti! Un po’ di
umiltà non farebbe male.
Forse a qualcuno è
sfuggito il fatto che se
i Verdi avessero accolto
la proposta di alleanza
elettorale fatta dal
Guastafeste, ora,
risultati elettorali
alla mano, la
lista unica “Verdi+Guastafeste”
avrebbe
conquistato un seggio in
più in Gran Consiglio (
a scapito del PS) . Si
potrebbe obiettare che
quel seggio non sarebbe
andato a un Verde “puro”
ma al sottoscritto, e
ciò grazie ai circa
5'700 voti preferenziali
“netti” che ho ricevuto
: verissimo ! Ma, a
parte il fatto che
qualche battaglia
ambientalista l’ho già
fatta pure io sia a
livello comunale
(ricordate ad esempio le
denunce contro le
discariche abusive?) e
sia a livello cantonale
( ricordate il
referendum contro il gas
della Metanord ?) , quel
che più importa è che
ora i Verdi farebbero
gruppo, incasserebbero
43'000 franchi in più
all’anno e sarebbero
rappresentati nelle
commissioni. Anziché
sviare l’attenzione dal
nocciolo del problema
rallegrandosi quasi per
la sorte toccata ai
piccoli in generale e al
Guastafeste in
particolare, i Verdi –
e lo dico senza pensare
all’interesse personale
che me ne sarebbe
derivato - farebbero
forse meglio a chiedersi
se in nome dell’Islam o
di altri valori che con
l’ecologia o con i
problemi dei ticinesi
non hanno molto a che
fare, valeva la pena di
rinunciare ai vantaggi
politici e finanziari di
cui può usufruire un
gruppo parlamentare :
vantaggi che avrebbero
dato loro ben più voce
in capitolo di quanta ne
hanno ora sui dossier
ticinesi legati
all’ambiente che stanno
a cuore a loro ed ai
loro elettori. Quindi,
cari Verdi, non
sbeffeggiate i partiti
piccoli o perlomeno il
nostro, che vi ha già
dimostrato in più
occasioni la sua serietà
(offrendovi ad esempio
il seggio di municipale
a Losone), e di cui un
domani potreste aver
ancora bisogno.
Giorgio Ghiringhelli,
Losone
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